3 Pilastri della ISKCON di Durban

 

Sono appena arrivata a casa dopo aver partecipato a un festival del tempio e sento ancora l’energia positiva, il calore e l’affetto che ho condiviso con molti amici, diventati ormai più che una famiglia per me. Quando stasera sono entrata nel tempio, il suono della conchiglia e l’intensa melodia di un canto devozionale permeavano l’atmosfera mentre le tende dell’altare si aprivano per l’arati. La sala era gremita e i tanti amici battevano le mani, danzavano e cantavano in onore di Sri Caitanya Mahaprabhu. Nella luce soffusa, tutta l’attenzione era rivolta alle magnifiche Divinità di Sri Sri Radha-Radhanatha.

L’ambiente era pregno di devozione e pervaso da uno spirito di unione. Mi sento fortunata ad essere cresciuta in coscienza di Krishna. I miei genitori erano devoti Hare Krishna prima dell’apertura del tempio di Sri Sri Radha-Radhanatha e non mi sono mai persa né un Ratha-yatra, né una delle celebrazioni principali del tempio, avverto dunque un’intima connessione col dinamismo che sottende alle sue attività. Sebbene l’ISKCON di Durban abbia più di trenta dipartimenti, ho un legame speciale con lo sviluppo della congregazione, il festival del Ratha-yatra e l’iniziativa Cibo per la Vita.

E’ facile identificare la connessione fra questi tre pilastri del tempio: l’enfasi posta sulla crescita e la cura della congregazione ha generato una congregazione ispirata, il cui spirito di servizio è la punta di diamante di programmi esterni come il Ratha-yatra e Cibo per la Vita. Unendosi, questi tre dipartimenti sono diventati una fonte di energia che rende l’ISKCON di Durban un’organizzazione spirituale fattiva. Guardiamoli uno alla volta.


Lo Sviluppo della Congregazione

Il tempio di Sri Sri Radha-Radhanatha è la nave ammiraglia delI’ISKCON in Sudafrica. Nella provincia di KwaZulu-Natal, in cui Durban è situata, ci sono più di seicento devoti iniziati e migliaia di seguaci coscienti di Krishna che praticano la devozione a casa propria. Molti svolgono un ruolo integrante nel servire e sostenere il tempio, il cui gruppo dirigente è composto per il settanta per cento da devoti della congregazione. Sono poi numerosi i bhakta non residenti che svolgono altri servizi. E’ importante precisare che il gruppo dirigente vede il tempio come un’estensione della propria casa e la propria casa come un’estensione del tempio, e che grazie a quest’attitudine i membri della congregazione si sentono uniti nel servizio e nell’amicizia.

Sanga (la compagnia) è fondamentale nello sviluppo della comunità del tempio. Le Feste dell’Amore della Domenica sono sempre speciali. I nuovi visitatori si uniscono ai devoti nel bhajana, nella cerimonia dell’arati offerto alle Loro Signorie Sri Sri Radha-Radhanatha, nell’acquisizione della conoscenza delle Scritture vediche e nella degustazione del delizioso e purificante prasada. A questi programmi settimanali partecipano oltre cinquecento persone. Grazie alla festa della domenica, alle celebrazioni delle speciali ricorrenze sacre e ai regolari incontri di gruppo, i devoti hanno l’opportunità di fare nuove amicizie.

Nel KwaZulu-Natal ci sono trenta gruppi di Nama-hatta (“Mercato del santo nome”). Si tratta di un programma serale che si svolge settimanalmente in varie zone del Paese, e molti devoti lo attendono con impazienza come l’evento culminante della settimana. I gruppi contano dai venti agli ottanta partecipanti. La conformazione e la natura del Nama-hatta permettono di stabilire contatti personali, ricevere nutrimento spirituale e creare rapporti con persone dalla mentalità affine. Le riunioni rispecchiano la Festa dell’Amore della Domenica, ma hanno un carattere più interattivo e disteso.

Lo scopo del Nama-hatta è far conoscere Dio attraverso le Scritture vediche e dare alla gente, in particolare ai membri della comunità indù, la soddisfazione di sradicare dubbi e pregiudizi. Essi possono vedere la filosofia tradotta in pratica quando tutti insieme cantano i nomi di Krishna e danzano con gioia. Il Nama-hatta appaga inoltre la curiosità di coloro che sono attratti dai Veda ma non ancora pronti a visitare il tempio. Chi frequenta regolarmente il programma invita amici e vicini a unirsi al gruppo, e questa condivisione di affetto e gentilezza nell’ambito della comunità genera uno scambio costante di coscienza di Krishna.

Nella congregazione c’è un forte senso del servizio, i suoi membri servono in tutti i trentadue dipartimenti del tempio e ne dirigono alcuni. Il dipartimento dedicato alla cura delle Divinità, fulcro di ogni attività del tempio, è sostenuto dall’impegno della congregazione nel mantenere un elevato standard di adorazione. E’ sempre bello vedere gruppi di devoti affiatati tra loro mentre offrono un servizio al tempio. Il vero spirito della congregazione si ravviva ancora di più durante i grandi festival, quando i membri danno il meglio delle loro capacità strategiche e operative.

I seminari che decine di guru in visita tengono in Sudafrica durante tutto l’anno contribuiscono a far progredire il sanga, la conoscenza e lo spirito di servizio. La congregazione promuove serate di kirtana, seminari sui libri di Srila Prabhupada, laboratori e ritiri. Durban è la sede dell’Istituto Bhaktivedanta per l’Educazione e la Cultura, pertanto i devoti sono agevolati nell’iscrizione ai corsi di studio sistematico delle Scritture vediche. L’Istituto offre programmi di studio accademici e qualificati. Con grande sinergia la congregazione rispecchia il tempio e il tempio modella la congregazione, i cui membri sono impegnati attivamente e non si risparmiano nel cercare modi stimolanti e innovativi di presentare la coscienza di Krishna alla grande comunità sudafricana.

 

 

Devoti e ospiti si riuniscono per l'inizio della parata diurna del Ratha-yatra.
Devoti e ospiti si riuniscono per l'inizio della parata diurna del Ratha-yatra.

 

 

Rathayatra: il festival dei carri

Le donne vestite in sari dai colori vivaci danzano al ritmo degli strumenti musicali tradizionali, e le bandiere con l’effigie di Sri Jagannatha sventolano nell’aria calda su tre bellissimi carri decorati con ghirlande di fiori, che sfilano sul lungomare di Durban. Suonatori scozzesi di cornamusa, africani che eseguono il ballo con gli stivali di gomma e danzatori classici indiani scortano i carri lungo il percorso. Per ventisette anni l’ISKCON di Durban ha condotto questo festival multiculturale, che ospita più di mezzo milione di persone, e sebbene il tempio celebri più di quaranta festival all’anno, il Rathayatra occupa una posizione molto alta nel calendario degli eventi.

Tutto ebbe inizio nel 1981 sulla Costa Settentrionale di Durban, quando per la prima volta gli astanti videro questo antico festival esotico. Dopodiché i devoti diedero la priorità alla costruzione del tempio e solo tre anni dopo l’apertura del Tempio della Comprensione ricominciarono a promuovere pace e cultura attraverso il festival dei carri. Sotto la guida di Indradyumna Swami, i carri di Sri Jagannatha, Sri Baladeva e Subhadra Devi percorsero di nuovo le strade di Durban. Nel pieno dell’apartheid, durante le festività natalizie del 1988, una moltitudine di partecipanti entusiasti e di turisti si radunò per assistere all’evento tanto pubblicizzato.

Il festival del Ratha-atra aveva infranto le barriere razziali già prima della fine dell’apartheid, quando il sindaco di Durban permise all’ISKCON di ospitare un evento globale sulla famosa passeggiata del lungomare. Da allora il festival è cresciuto in grandezza e bellezza. L’evento dura quattro giorni e ha luogo nel fine settimana di Pasqua, sulla Golden Mile di Durban, un centro turistico internazionale che ospita anche visitatori provenienti da tutte le altre città del Sudafrica. Il clima è ideale per il surf, e il festival sul litorale attrae coloro che si godono la vacanza. Il Ratha-yatra del 2013 si distingue per aver ottenuto il sostegno e il riconoscimento del governo locale.

Lo slogan “Culturalmente Molti, Spiritualmente Uno” ha incoraggiato persone di tutte le razze a sperimentare la coscienza di Krishna in un modo davvero singolare, cioè attraverso il dibattito interreligioso, lo yoga e i gruppi rock. Durante il “Rainbow Splash” gli ospiti si sono spruzzati reciprocamente addosso la polvere colorata, in tema con il festival. Per la prima volta l’Orchestra Filarmonica (famosa in Sudafrica) ha suonato melodie Hare Krishna, e il coro KwaMashu ha cantato il maha-mantra. L’atmosfera carnevalesca si ripete ogni anno, con gli spazi del festival trasformati in un caleidoscopio di colori e profumi.

Immaginate di camminare in un’arena decorata con cinquantadue tendoni. I chioschi del cibo vegetariano offrono stuzzicanti specialità orientali e occidentali, e un villaggio vedico fornisce attività ludiche che stimolano i bambini nella ricerca spirituale. Il principale ambito culturale è un tendone che ospita spettacoli e manifestazioni per dodici ore consecutive. Al tempio i cuochi preparano quotidianamente, su fuochi a legna disposti all’aperto, cento pentoloni di prasada che vengono poi trasportati su camion coibentati fino al sito del festival, dove per tutto il giorno si servono pasti gratuiti.

Durante il festival i tre magnifici carri sfilano due volte, e perfino gli ospiti degli alberghi li guardano incuriositi dalle finestre e si sentono ispirati a tirare le loro corde, a cantare e a danzare. La sfilata notturna illumina il cielo quando i carri alti quindici metri passano avvolti dalle luci. Creando un piano unificato di adorazione a Dio, il Festival del Ratha-yatra diffonde un messaggio di pace e buona volontà tra le popolazioni del Sudafrica. Ai sudafricani è stata inculcata la dottrina delle differenze, ma il festival è uno stimolo a vedere tutti come figli di Dio, ed è questo il piano su cui prosperano la pace e la felicità.

 

 

Ventuno squadre di devoti sono impegnati nel "Food for Life" in tutto il Sud Africa. Qui sopra devoti offrono un nutriente pasto di prasada alle scolaresche dell'area di Durban.
Ventuno squadre di devoti sono impegnati nel "Food for Life" in tutto il Sud Africa. Qui sopra devoti offrono un nutriente pasto di prasada alle scolaresche dell'area di Durban.

 

 

Cibo per la Vita

I bambini escono di corsa dalle loro case con tazze e scodelle in mano appena sentono il canto del maha-mantra. I minuscoli piedini corrono fino al traguardo per essere i primi della fila a ricevere un piatto caldo di sano cibo vegetariano consacrato. Cibo per la Vita, Associazione affiliata con l’ISKCON del Sudafrica, distribuisce più di diecimila pasti al giorno in tutto il Paese, e questo è possibile grazie allo sforzo di ventuno squadre. Cibo per la Vita distribuisce il prasada non solo ai bisognosi, ma anche ai 250.000 ospiti dell’annuale festival del Ratha-yatra. Nel 1997 Kapiladeva Dasa, che aveva avviato questo programma a Durban, organizzò pasti per 50.000 scolari nell’ambito di un’imponente manifestazione, il Festival dei Bambini della Nazione Arcobaleno, che rappresenta una pietra miliare nella storia di Cibo per la Vita in Sudafrica, vista anche la partecipazione del presidente Nelson Mandela.

Un’ampia percentuale delle scuole governative sudafricane è destinata ai bambini situati sul gradino più basso della scala socio-economica, e l’Associazione Cibo per la Vita si è impegnata in un grande progetto finalizzato alla loro nutrizione. I devoti portano il prasada anche ai bimbi affetti da handicap fisici o mentali, che frequentano istituti specializzati. Il personale scolastico e gli studenti accolgono queste visite ai loro campus con gioia e cordialità. Cibo per la Vita conta 195 volontari in tutto il Sudafrica, e sebbene molti di loro abbiano famiglia e impegni lavorativi, si sacrificano per offrire questo servizio con amore e compassione.

Laksminatha Dasa, che ha collaborato con l’Associazione durante gli ultimi vent’anni, ha di recente raggiunto il risultato record di più di dieci milioni di piatti di prasada serviti durante questo lasso di tempo. “La cosa più bella,” dice Laksminatha, “è vedere i sorrisi e la gioia sui volti dei bambini quando distribuiamo il prasada nelle zone rurali.” Cresciuto in una famiglia di otto figli senza un reddito fisso, egli sa che cosa significa vivere nell’indigenza. “Negli anni ’60 abbiamo vissuto la povertà,” dice. “Nessuno lavorava ed era difficile soddisfare le necessità primarie. M’identifico dunque con le famiglie che attendono impazienti un pasto da Cibo per la Vita.”

A Durban, Cibo per la Vita è sulla linea diretta del sindaco per la distribuzione del prasada durante il soccorso alle vittime di calamità. La squadra opera anche in stretta collaborazione con la Croce Rossa sudafricana e altri gruppi di assistenza alla comunità, e si propone di essere una tra le organizzazioni benefiche più grandi, dedita al nutrimento dell’anima e del corpo. Nonostante Cibo per la Vita conti più di venti cucine all’avanguardia in tutto il Paese, quella del tempio di Sri Sri Radha-Radhanatha è speciale, perché è lì che tutto ebbe inizio trent’anni fa. Per rendere il prasada facilmente accessibile anche nelle zone più lontane, la squadra spera di realizzare altre cinquanta cucine nei prossimi due anni. Senz’altro l’espansione di questa iniziativa contribuirà a creare un vasto cambiamento di coscienza in ogni strato della popolazione sudafricana.

 

Krisangi Radhe Devi Dasi, discepola di Indradyumna Swami, vive a Durban con suo marito Muralidhara e le loro due figlie, Vraja-Sundari (di sette anni) e Varsana-Rani (di tre anni). Insegna inglese in alcune università. Membro del gruppo dirigente del tempio di Sri Sri Radha-Radhanatha, svolge il suo servizio come funzionario nel campo delle comunicazioni e delle pubbliche relazioni. Coltiva una grande passione per l’insegnamento della coscienza di Krishna ai bambini e ha fondato il programma “I Bambini di Krishna”, che conduce attualmente al tempio di Durban.