Il Potere del Sorriso di Krishna

 

Ultimamente mi ritrovo a essere sempre più cauto quando invio email o messaggi ai miei amici, e non per ragioni di privacy o di sicurezza, ma per evitare malintesi. Mi è già successo infatti di rovinare una relazione a causa di una scelta avventata delle parole o di un’esposizione incurante dei miei pensieri. Sebbene scrivere sia una forma delicata di comunicazione, in quanto ciò che è scritto viene registrato ed eventualmente riletto, è limitata, perché manca l’ausilio del linguaggio del corpo. Piccoli errori grammaticali o di spelling bastano a cambiare completamente il significato delle frasi, e un testo scritto può non trovare un chiarimento immediato.

L’uso di faccine sorridenti e altri emoticon via Internet è molto popolare e rende possibile integrare sentimenti o stati d’animo in poche battute. Un sorriso dà una nota di leggerezza a un’istruzione o a una critica che altrimenti rischiano d’indurre un senso di provocazione, inimicizia o preoccupazione. Dice il proverbio, “Un sorriso sconfigge un cipiglio che si avvicina”. Possiamo desiderare che qualcuno agisca in un certo modo, ma non vogliamo spingere troppo; possiamo essere incerti sulla validità di qualcosa che vogliamo dire a qualcuno, o voler comunicare qualcosa di serio con un tono leggero: aggiungiamo una faccina sorridente e tutto andrà bene.

Una volta il commediografo Phillys Diller disse: “Il sorriso è una curva che rettifica tutto.” Quando soddisfiamo qualcuno, la persona ricambia con un sorriso. Un sorriso è attraente. Se qualcuno ci fa una foto, dice “Sorridi!”, perché quando sorridiamo siamo più belli e tutti restano attratti. Politici e celebrità sorridono sotto le luci della ribalta e tutti pensano, “Oh! Com’è simpatico – guarda come sorride.” Quando una donna vuole attrarre un uomo, sorride e l’uomo pensa, “Oh! Le piaccio!” In noi c’è la tendenza naturale a sorridere quando siamo contenti perché Krishna tende a sorridere quando è soddisfatto. Molti sono i testi vedici e le canzoni devozionali che celebrano il sorriso incantevole di Krishna.


Caratteristiche del sorriso di Krishna

Userò alcuni aggettivi specifici per illustrare le caratteristiche del sorriso di Krishna.

Appagante
Poiché siamo di natura spirituale, niente di materiale può appagare il nostro cuore. Nella Bhagavad-gita (17.16), Sri Krishna classifica la soddisfazione della mente come una della austerità nella virtù. Più cerchiamo di trovare l’appagamento negli oggetti materiali, più la nostra mente resta insoddisfatta e brama qualcosa di più. Possiamo sentirci subito appagati solo se ci volgiamo verso Krishna con un’attitudine di servizio devozionale o bhakti. Srila Prabhupada spiega: “La bellezza straordinaria del riso di Sri Visnu sta nel fatto che quando sorride, i Suoi piccoli denti, che sembrano boccioli di gelsomino, si tingono subito di sfumature rosse perché riflettono le Sue labbra rosate. Se lo yogi riesce a imprimere il volto affascinante del Signore nel più profondo del suo cuore, sarà completamente appagato.” (Srimad-Bhagavatam 3.28.33, Spiegazione)

Mistico e affettuosamente materno
Nello Srimad-Bhagavatam (1.8.44), Suta Gosvami descrive la risposta di Sri Krishna alle preghiere della regina Kunti come segue:

 

prithayettham kala-padaih
parinutakhilodayah mandam
jahasa vaikuntho
mohayann iva mayaya

 

“Ascoltate le preghiere di Kuntidevi, composte con parole scelte per la Sua gloria, il Signore sorrise con dolcezza e il Suo sorriso aveva tutto il fascino del Suo potere mistico.”

 

Krishna è yogesvara, il maestro supremo di tutti i poteri sovrannaturali. Con questi poteri Egli abita sugli innumerevoli pianeti spirituali Vaikuntha, crea e annienta infiniti universi materiali e Si espande in un numero illimitato di forme spirituali per risiedere simultaneamente in ogni universo. Non c’è limite ai poteri mistici di Krishna. Nello Srimad-Bhagavatam (2.1.31) si legge che il sorriso della forma universale del Signore è “l’aspetto più affascinante dell’energia illusoria”. Nel mondo spirituale il sorriso di Krishna è l’aspetto più attraente dell’energia spirituale.

Quando esso si riflette in modo distorto in questo mondo, prende la forma di energia materiale e imprigiona gli esseri illusi, che cercano di dominarla, legandoli con le catene della lussuria. Tuttavia, quando l’essere desidera servire Krishna, il termine mayaya nel verso succitato, indicante il potere mistico che confonde i non-devoti, assume il significato di “affetto”. Srila Prabhupada spiega che Krishna sorride con affetto ai Suoi devoti, come una madre sorride con affetto al suo bambino, e che il sorriso di Krishna rende i devoti molto felici e soddisfatti.

Contagioso
Il sorriso del Signore contagia i Suoi devoti, facendoli sorridere anche in mezzo alle difficoltà della vita. Nello Srimad-Bhagavatam (3.28.32), Sri Kapila dice:

 

hasam harer avanatakhila-lokativra
sokasru- sagara-visosanam atyudaram

 

“Lo yogi deve meditare sul sorriso benevolo del Signore, Sri Hari, un sorriso che, per coloro che s’inchinano a Lui, asciuga l’oceano di lacrime dovuto a un dolore intenso.”

 

Anche nella nostra vita ci sono difficoltà, incertezze, alti e bassi che possono renderci disperati o pessimisti. Quando anche parenti e amici si allontanano da noi, facendoci sentire ancor più tristi, dobbiamo contemplare il volto sorridente del Signore per ritrovare la speranza e la salvezza. Il Suo sorriso non svanisce mai. Egli ha un piano speciale per ognuno di noi. Nella Bhagavad-gita, Arjuna è sul campo di battaglia e vede i suoi parenti armati contro di lui. Avvertendo nel cuore un senso di debolezza, perde l’autocontrollo, ma in questa situazione accetta Krishna come suo maestro spirituale e si sottomette a Lui.

Prima d’istruirlo, Sri Krishna sorride per mostrargli la Sua compassione e rassicurarlo sul fatto che Egli può risolvere qualsiasi problema. Meditare su esempi come questo ci aiuta a ricordare le promesse del Signore ai Suoi devoti e il Suo piano inconcepibile di avvicinarci a Sé anche nelle situazioni più difficili. Nello Srimad-Bhagavatam leggiamo che nel cuore della prostituta Pingala il distacco scaturì dalla frustrazione. Riconoscendo la misericordia del Signore, ella gioì della propria condizione e compose per Lui delle preghiere meravigliose. Grazie alla natura contagiosa della coscienza di Krishna, il sorriso dei puri devoti diventa così potente che, spiega Srila Prabhupada, con un semplice sorriso essi conquistano molti discepoli, ammiratori e seguaci.

E' Eterno
Krishna è sempre pronto a ricambiare i Suoi devoti col Suo incantevole sorriso. I sorrisi fasulli di questo mondo, motivati da un interesse personale, non durano per sempre. Quando Krishna è soddisfatto del servizio dei suoi devoti, diventa il loro debitore e reciproca sorridendo. Srila Prabhupada scrive: Il devoto non chiede niente al Signore in cambio del proprio servizio. Anche quando il Signore gli offre la liberazione, la cosa più desiderabile, il devoto la rifiuta. Il Signore diventa quindi una sorta di debitore dei suoi devoti e può solo cercare di ripagare il loro servizio col Suo sorriso infinitamente affascinante.

I devoti sono sempre soddisfatti di contemplare il volto sorridente del Signore e si sentono ravvivati. Vedendo i Suoi devoti così ispirati, il Signore sente crescere la propria soddisfazione. C’è dunque una costante competizione trascendentale tra il Signore e i Suoi devoti nello scambio di servizio e gratitudine. – Srimad-Bhagavatam 3.8.27, Il Signore nella Sua forma di Divinità sorride a chiunque si presenti davanti a Lui, e quando è soddisfatto del nostro servizio e del nostro abbandono – ossia della nostra volontà di dedicare tutto il nostro essere alla Sua soddisfazione – il Suo sorriso ci tocca il cuore e appaga completamente il nostro sé.

E' Incantevole
Nella Sri Caitanya-caritamrita (Madhya 21.138), Sri Caitanya dice a Sanatana Gosvami: “Il corpo di Krishna è una città dalle caratteristiche sublimi e dolcissime. Il Suo volto, simile alla luna, è ancora più dolce, e il sorriso gentile su quel volto di luna è simile ai raggi lunari.” Questo sorriso supremamente attraente incanta non solo i devoti, ma anche coloro che non sono devoti.


La mia esperienza del sorriso di Krishna

Quando nella mia vita sono stato in difficoltà e mi sono recato davanti al Signore nel tempio per lamentarmi o chiedere una spiegazione, il Suo dolce sorriso mi ha lasciato disarmato. Quel sorriso ha reso il mio problema, che pareva quasi intollerabile, un’inezia facile da superare, e mi sono convinto che Egli sapesse già tutto e avesse organizzato gli eventi in modo da attirarmi più vicino a Sé. Sri Krishna è celebre come Mukunda, che significa anche “Colui il cui volto (mukha) è bello come il sempre ridente fiore kunda.”

Il dolce, fantastico sorriso sul volto del Signore attrae il cuore dei devoti e nel contempo sconfigge le loro paure e il loro orgoglio, rendendoli completamente dipendenti da Lui. Vedere il sorriso di Sri Krishna nei momenti difficili mi ha sempre dato un raggio di speranza e ha rafforzato la mia convinzione che Dio è eterno, che io sono eterno, che la nostra relazione è eterna, e che niente al mondo conta più di questa realtà. Tale convinzione mi ha aiutato a riscoprire e coltivare il mio legame con Lui anche nei momenti difficili.

 

Tosana Nimai Dasa, discepolo di Sua Santità Radhanatha Swami, si è unito all’ISKCON nel 2007. Dopo aver conseguito una laurea in informatica e aver lavorato alcuni anni per delle compagnie IT multinazionali, è diventato un brahmacari residente al tempio ISKCON di Pune. Fa servizio nel dipartimento informatico del tempio e insegna la coscienza di Krishna in varie università.