I dialoghi di Srila Prabhupada: Un cattivo governo

 


Srila Prabhupada: In qualunque parte del mondo potete condurre, come noi, uno stile di vita molto semplice, autosufficiente, procurandovi i beni di prima necessità non dalle fabbriche ma dalle fattorie, e glorificando i santi nomi di Dio. Il sistema industriale, capitalista o comunista che sia, fa la cosiddetta felicità di pochi a spese di molti, e poiché la maggior parte delle persone sono sfruttate o lasciate senza lavoro da pochi corrotti, si corrompono anch’esse e sviluppano una mentalità oziosa, oppure fanno attività illegali e via dicendo. L’unica soluzione è vivere in modo naturale cantando i santi nomi di Dio e diventando coscienti di Dio. Si tratta di una soluzione semplice, di cui potete vedere i risultati qui.

I miei giovani studenti europei e americani, oltre a drogarsi, bere e fumare, avevano molte altre cattive abitudini tipiche della modernità. Ebbene, guardate ora come sono sobri e come glorificano i santi nomi del Signore. Potete cambiare il mondo e far sì che tutto vada bene, ma dovete accettare questa istruzione; non c’è altro rimedio. Se scegliete di non ascoltare, quale sarà l’alternativa? Il rimedio, la medicina giusta, esiste, ma se non la prendete come pensate di curare la malattia?

Membro dell’OMS: Poco fa hai parlato della sventurata migrazione dei contadini dalla campagna alla città. Hai evidenziato che in città i contadini diventano operai nelle fabbriche e che da ciò scaturiscono molti altri mali. Hai quindi suggerito che la soluzione è tornare a vivere in campagna, lavorare la terra per appena tre mesi e creare scorte di cibo sufficienti per il resto dell’anno. Il punto è che sia in città che in campagna c’è un altissimo tasso di disoccupazione. Molti pensano di non avere un futuro, non riescono a produrre abbastanza cibo per sé in quanto l’accesso alla terra è impedito dalla classe industriale, che la usa per i propri scopi. Ecco perché tanta gente è senza lavoro e migra nelle città.

Non tutti sono attratti dalla “bella vita” cittadina, migrano perché non possono accedere alla terra. Gli industriali la controllano e nessuno può vivere in campagna da gente libera, coltivando il cibo sufficiente alla propria sussistenza. La classe industriale promuove solo politiche di sfruttamento e se non si fa una sorta di rivoluzione che ponga un freno al potere di questa classe, come speri che un giorno le persone possano vivere nelle campagne e coltivare il proprio cibo?

Srila Prabhupada:
Il governo deve assicurarsi che nessuno sia disoccupato. Allora è un buon governo. Il sistema vedico prevede quattro categorie sociali. I brahmana, cioè coloro che dopo matura riflessione danno istruzioni e consigli; gli ksatriya, coloro che con praticità ed efficienza proteggono e organizzano; i vaisya, gli imprenditori, che si prendono cura della terra e delle mucche, provvedendo così alla produzione del cibo; infine i sudra, i lavoratori, che assistono le altre tre categorie. Questo significa che il governo dev’essere composto da ksatriya pratici ed efficienti, che proteggono tutti gli altri e si assicurano che ogni categoria sociale faccia il suo dovere. Il governo deve quindi controllare che tutti abbiano un’occupazione; è in questo modo che si risolve il problema della disoccupazione.

Membro dell’OMS: Ma oggi al governo partecipa anche la classe industriale e il suo potere influisce moltissimo sulle decisioni governative. Molti di essi sono rappresentanti ufficiali del governo.

Srila Prabhupada:
Allora è un cattivo governo.

Membro dell’OMS:
Sì…è vero.

Srila Prabhupada:
È un cattivo governo. Gli imprenditori non devono avere niente a che fare col governo, altrimenti come può il governo essere libero da secondi fini e far sì che tutti abbiano un’occupazione? Esso deve esortare gli imprenditori a usare il loro ingegno al servizio della libertà, non per escogitare un sistema industriale insostenibile, destinato a fallire e a lasciare la gente senza lavoro. Il governo deve garantire che tutti abbiano un’occupazione adeguata.

Membro dell’OMS:
Ecco perché non vedo l’ora che il Movimento per la coscienza di Krishna diventi una realtà talmente rivoluzionaria da trasformare il volto della società.

Srila Prabhupada:
Sì. Penso che produrrà un grande cambiamento, perché gli americani e gli europei lo stanno prendendo a cuore. Gliel’ho proposto e poiché sono molto intelligenti, l’hanno preso sul serio. Operiamo da pochi anni, ma già abbiamo diffuso il Movimento in tutto il mondo. Se la gente lo considera seriamente, il nostro Movimento si espanderà e ci sarà la trasformazione. Non operiamo in modo arbitrario, capriccioso; seguiamo l’autorità degli sastra, le Scritture, che sono ricche d’insegnamenti. Le persone possono informarsi leggendo i nostri libri. Se li prendono sul serio, la rivoluzione ci sarà.