La lezione del Fondatore-Acarya: Salvare l'umanità sofferente 

di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore-Acarya
dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

 

 

  

namo maha-vadanyaya
krishna-prema-pradaya te
krisnaya krishna-caitanya-
namne gaura-tvise namah

 

“O avatara estremamente magnanimo! Tu sei Krishna stesso apparso come Sri Krishna Caitanya Mahaprabhu: Hai assunto il colore dorato di Srimati Radharani e distribuisci ampiamente il puro amore per Krishna. Ti offriamo i nostri rispettosi omaggi.”
- Sri Caitanya caritamrita, Madhya-lila 19.53

 

Sri Caitanya Mahaprabhu è Krishna stesso. Krishnaya krishna-caitanya-namne: Egli ha assunto il nome di Krishna-Caitanya, ma in realtà è Krishna. Molte Scritture lo confermano; nello Srimad-Bhagavatam (11.5.32) si legge:

 

krishna-varnam tvsakrisnam
sangopangastra-parsadam
yajnaih sankirtana-prayair
yajanti hi su-medhasah

 

“Nell’era di Kali, le persone intelligenti partecipano al canto collettivo per adorare l’incarnazione di Dio che canta costantemente i nomi di Krishna. Sebbene la Sua carnagione non sia scura, Egli è Krishna Stesso ed è accompagnato dai Suoi compagni, servitori, armi e compagni confidenziali.”

 

Dopo aver accettato l’ordine del sannyasa, Sri Caitanya Mahaprabhu fu chiamato Krishna Caitanya. Rupa Gosvami, che ha composto il verso di cui parliamo oggi, dice: “Tu sei Krishna e ora sei venuto come Krishna Caitanya.” Perchè? Krishna-prema-pradaya te: “Solo per distribuire l’amore per Krishna.” La missione di Sri Caitanya Mahaprabhu era insegnare che lo scopo della vita è l’amore per Dio: prema pumhartho mahan. Generalmente, le persone che seguono la cultura vedica pensano che i traguardi della vita siano dharma, artha, kama e moksa: religione, sviluppo economico, gratificazione dei sensi e liberazione.

Sri Caitanya Mahaprabhu ha invece affermato che al di sopra di moksa , cioè oltre la liberazione, c’è l’amore per Dio - prema pum-artho mahan. Questo è confermato nel secondo verso dello Srimad-Bhagavatam, che respinge dharma-artha-kama-moksa come kaitava-dharma, o in parole semplici, “religione ingannevole”. Kaitava significa ingannevole o falso. Secondo Vyasadeva, autore dello Srimad-Bhagavatam, dharma-artha- kama-moksa non sono essenziali. L’importante è avanzare nella scienza dell’amore per Dio, Krishna. L’amore per Krishna si chiama krishna-prema. Anche il Bhagavatam (1.2.6) insegna

 

sa vai pumsam paro dharmo
yato bhaktir adhoksaje
ahaituky apratihata
yayatma suprasidati

 

“L’occupazione suprema [dharma] per tutta l’umanità è quella che conduce al servizio d’amore e devozione al Signore trascendentale. Questo servizio dev’essere incondizionato e ininterrotto per soddisfare completamente l’anima.”

 

Se davvero volete la serenità, dovete situarvi sul piano del para dharma , l’occupazione suprema. Il termine para, supremo, si può applicare anche al Signore, il Purusa, cioè a Krishna così come Arjuna Lo descrive nella Bhagavad-gita (10.12):

 

param brahma param dhama
pavitram paramam bhavan
purusam sasvatam divyam
adi-devam ajam vibhum

 

“Tu sei Dio, la Persona Suprema, la dimora finale, la Verità Assoluta. Sei la Persona originale, trascendentale ed eterna. Sei il non nato, il più puro e il più grande.”

 

Anche la Brahma-samhita (5.1) dichiara:

 

isvarah paramah krisnah
sac-cid-ananda-vigrahah
anadir adir govindam
sarva-karana-karanam

 

Krishna viene personalmente a insegnare la krishna-bhakti. È venuto in questo distretto di Mathura. Il Suo luogo di nascita è ancora qui. Krishna è disceso cinquemila anni fa per insegnare la scienza della krishna-bhakti. Esponendo la Bhagavad-gita (4.8), Egli dice, dharma-samsthapanarthaya sambhavami yuge yuge: “Discendo di era in era per ristabilire i principi della religione.” Ma alla fine della Bhagavad-gita (18.66) dichiara: sarva-dharman pari-tyajya mam ekam saranam vraja: “Lascia ogni forma di religione e abbandonati a Me.”

Questo trova conferma nello Srimad-Bhagavatam (1.1.2), dharma-projjhita kaitavo ’tra: fatta eccezione per la resa ai piedi di loto di Krishna, tutto ciò che va sotto il nome di dharma non è dharma. Krishna dice dunque, sarva-dharman parityajya: “Lascia ogni forma di cosiddetto dharma.” Krishna non è venuto per stabilire la religione induista, cristiana o musulmana. No. La religione è religione. L’oro è oro. Non si può dire “oro indù”, “oro musulmano”, “oro cristiano”. Non è possibile.

Questo modo di considerare la religione si chiama kaitava-dharma, dharma ingannevole. L’oro è oro — oro puro. Il Bhagavatam (6.3.19) insegna quindi, dharmam tu saksad bhagavat-pranitam: “Dharma significa ordine o legge data da Dio.” Questo è il dharma e questa è la semplice spiegazione del dharma. Dharma significa dharmam tu saksad bhagavat-pranitam. Prendete ad esempio le leggi dello Stato. Una legge è sancita dal governo. Non ci si può fare una legge a casa propria. Non si può dire “Che m’importa della legge stabilita dal governo o dal presidente. Mi farò la mia legge da solo.” Non è possibile, non sarà mai accettata come legge. Se in modo analogo costruite il dharma senza fare alcun riferimento all’autorità, il vostro non è dharma, bensì religione ingannevole.

 

 

Circa cinquecento anni fa, nel Bengala occidentale, Sri Caitanya Mahaprabhu (vestito di giallo), Nityananda Prabhu e i Loro compagni eseguivano il sankirtana, il canto collettivo dei santi nomi di Krishna. [Dipinto di Sacidanandana dasa]
Circa cinquecento anni fa, nel Bengala occidentale, Sri Caitanya Mahaprabhu (vestito di giallo), Nityananda Prabhu e i Loro compagni eseguivano il sankirtana, il canto collettivo dei santi nomi di Krishna. [Dipinto di Sacidanandana dasa]

 

 

 

L’Inizio dell’Educazione Spirituale

Quello di cui parla Dio, la Persona Suprema, è dunque il dharma. Mam ekam saranam vraja: “Abbandonati soltanto a Me.” Tutte le altre vie sono ingannevoli e quando Krishna dice mam ekam saranam vraja, non Si rivolge a una comunità, a un Paese o a una nazione in particolare, ma a tutti.

 

sarva-yonisu kaunteya
murtayah sambhavanti yah
tasam brahma mahad yonir
aham bija-pradah pita

 

“Io sono il padre che dà il seme di tutte le specie.” (Gita 14.4)

 

Krishna non dice: “Mi rivolgo agli indiani, agli indù.” No. Krishna parla a tutti, a tutti i Suoi figli. Non importa se sono bianchi, neri o blu - questo non ha alcuna importanza. Vedere in termini di corpo ha un nome: “malattia della pelle”. Krishna dice che non dobbiamo confondere il corpo con il sé. Il corpo si trasforma in modo naturale passando dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, ma la parte integrante di Krishna è all’interno del corpo.

E’ questo che dovete comprendere ed è questo l’inizio della conoscenza presentata nella Bhagavad-gita. Dobbiamo capire ciò che è all’interno del corpo. Questo è l’inizio dell’educazione spirituale. Purtroppo, il mondo intero vive pensando “io sono questo corpo”,“sono indiano” oppure “sono europeo”. Lo Srimad-Bhagavatam (10.84.13) condanna questo modo di pensare con le parole yasyatma-buddhih kunape tri-dhatuke ... janesu abhijnesu sa eva go-kharah. Go significa mucca e kharah è l’asino. Di una persona che pensa, “io sono questo corpo,” “sono indiano”, “sono americano,” il Bhagavatam dice: “Non è neanche un essere umano.” Sa eva go kharah: “ È una mucca o un asino.”

Il Movimento per la coscienza di Krishna è molto, molto importante, perché tutti sono convinti di essere il corpo. Nessuno comprende di essere nel corpo, proprio come io sono in questo vestito, ma non sono il vestito. Questo è il primo insegnamento della vita spirituale. Sfortunatamente, manca quasi del tutto. Ora potete vedere realmente che questi ragazzi europei e americani, sebbene siano tutti giovani, hanno dimenticato le relazioni basate sul corpo. Nella nostra organizzazione abbiamo africani, canadesi, australiani, europei, indiani, ma non fanno considerazioni basate sul corpo. Vivono come eterni servitori di Krishna. Questo è l’insegnamento dato da Sri Caitanya Mahaprabhu.

Jivera ‘svarupa’ haya-krisnera ‘nitya-dasa’: “L’essere individuale è, per la sua stessa natura costituzionale, un eterno servitore di Krishna.” (Caitanya-caritamrita, Madhya 20.108) Se vogliamo essere felici, dobbiamo accettare il principio, stabilito dallo Srimad Bhagavatam, (1.2.6) che il dharma più elevato è la bhakti, la devozione a Krishna: yato bhaktir adhoksaje. La bhakti nasce dall’amore. Non potete obbligare nessuno ad amarvi; avviene naturalmente. L’amore naturale per Krishna è nel cuore di tutti, lo si legge nella Caitanya-caritamrita (Madhya, 22.107):

 

nitya-siddha krishna-prema ‘sadhya’ kabhu naya
sravanadi-suddha-citte karaye udaya

 

“Il puro amore per Krishna esiste eternamente nel cuore degli esseri individuali. Non è qualcosa che si deve ottenere da una fonte esterna. Quando il cuore si purifica con l’ascolto e col canto, questo amore si risveglia naturalmente.”

 

Udaya significa “viene risvegliato”. Tutti abbiamo l’amore per Krishna nel cuore, è naturale, ma questo amore viene distribuito in vari modi: alla famiglia, alla comunità, alla nazione, al Paese. Dev’essere concentrato, trasformato in amore per Krishna. Questo è ciò che si deve fare. Allora tutto è perfetto, ed questo l’insegnamento di Caitanya Mahaprabhu.


Salvare i Jagai e i Madhai

Nella Bhagavad-gita (7.3) Krishna dice:

 

manusyanam sahasresu
kascid yatati siddhaye
yatatam api siddhanam
kascin mam vetti tattvatah

 

“Tra migliaia di persone forse una cercherà la perfezione e tra coloro che la raggiungono raro è chi Mi conosce veramente.”

 

Non siamo nemmeno capaci di capire che cosa sia Krishna, che dire di amarLo. E’ un’impresa molto difficile, ma Sri Caitanya Mahaprabhu ha distribuito l’amore per Krishna. Sri Caitanya Mahaprabhu, qui davanti a voi con Sri Nityananda, ha elevato molte persone corrotte al piano trascendentale dell’amore per Krishna. Srila Narottama Dasa Thakura compose un canto, vrajendra-nandana yei, saci-suta hoilo sei, balarama hoilo nitai: Krishna è diventato Caitanya Mahaprabhu e Balarama è diventato Nitai o Nityananda. Gli stessi due fratelli discesi come Rama-Laksmana e Krishna-Balarama sono venuti di nuovo come Caitanya Mahaprabhu e Nityananda Prabhu. Qual era la Loro missione?

Papi-tapi jata chilo, hari-name uddharilo: liberare col santo nome di Krishna tutte le persone colpevoli e coloro che patiscono le ansietà materiali. Tara saksi jagai madhai: “Jagai e Madhai ne sono la prova.” I fratelli Jagai e Madhai erano due debosciati. Sebbene provenissero da una famiglia di brahmana, si erano trasformati in cacciatori di donne, ubriaconi e truffatori. Nityananda Prabhu li liberò nonostante tutto ed entrambi divennero Vaisnava di prima classe. Cinquecento anni fa, essere degli ubriaconi era considerato deplorevole, specialmente nella parte più elevata della società indù, ma oggi è di moda.

Se volete che una società o un Paese, ora pieni di peccato e di sofferenza (papi tapi), si elevino, allora dovete accettare il metodo di Sri Caitanya Mahaprabhu. Lo potete verificare praticamente. Anche questi ragazzi europei e americani sono nella stessa categoria di Jagai e Madhai, o almeno prima era così, ma ora non più. Come sono stati liberati? Con lo stesso metodo, cantando il santo nome. Papi tapi jata chilo, hari-name uddharilo. Il Movimento per la coscienza di Krishna è molto importante e dà risultati concreti.

Fate conoscere il canto senza offese del maha-mantra Hare Krishna e vedrete che la situazione mondiale migliorerà moltissimo. È così e si sta incredibilmente realizzando. Noi mandiamo i nostri devoti di villaggio in villaggio, in Europa e in America. Usiamo mezzi moderni. Utilizziamo i microfoni per cantare il mantra Hare Krishna, comodi autobus, macchine e furgoni per andare in ogni villaggio a distribuire i libri e cantare Hare Krishna. Uno dei nostri leader è presente qui, Sriman Tamala Krishna Gosvami. Egli gestisce circa dodici autobus.

C’è anche Hamsaduta, che fa lo stesso in Germania. Abbiamo applicato quello che Caitanya Mahaprabhu ha insegnato: prithivite ache yata nagaradi-grama ... : “In ogni città e in ogni villaggio si udrà il canto del Mio nome.” (Caitanya-bhagavata, Antya 4.126) Questo Movimento del sankirtana dovrebbe essere introdotto in tutto il mondo, in ogni Paese e in ogni villaggio. Specialmente in India, perché generalmente in India la gente è cosciente di Krishna. Con mezzi artificiali stanno cercando di dimenticare Krishna. La situazione è questa, ma può e deve cambiare, perché hanno una tendenza naturale a diventare coscienti di Krishna.

E’ per questa ragione che ancora oggi molte centinaia e migliaia di persone vengono a Vrindavana per gustare la dolcezza trascendentale della coscienza di Krishna. Ora anche gli stranieri sono attratti dalla coscienza di Krishna e io cerco di sistemarli nei nostri templi. Il tempio in cui siamo adesso è uno di questi. Abbiamo quattro o cinque templi in India. Ne stiamo costruendo uno grandioso ad Hyderabad e abbiamo notato una reazione positiva.


Prendere sul Serio il Movimento Hare Krishna

Noi chiediamo ai leader della società e agli indiani di prendere con molta serietà il Movimento per la coscienza di Krishna, il Movimento Hare Krishna. Sarà un bene per tutti e il mondo intero conoscerà la pace. Non ci aspettiamo che in tutto il mondo tutti aderiscano alla coscienza di Krishna, ma se anche un cinque per cento, un due per cento, un tre per cento delle persone lo farà, sarà un grande esempio. La nostra unica richiesta è semplicemente:

 

harer nama harer nama
harer namaiva kevalam
kalau nasty eva nasty
eva nasty eva gatir anyatha

 

“In quest’era di Kali non c’è altro modo, non c’è altro modo, non c’è altro modo di elevarsi spiritualmente che cantare il santo nome, cantare il santo nome, cantare il santo nome di Sri Hari.”
(Brihannaradiya-purana 3.8.126)

 

Questa è la formula degli sastra, le Scritture vediche, e ne rimarrete stupiti. Vi invito a visitare i nostri centri in Europa e in America, e a vedere come si canta e si danza davanti alle Divinità di Sri Caitanya Mahaprabhu, di Nityananda o di Radha-Krishna. Di recente sono stato ad Atlanta per la prima volta. Lì i ragazzi e le ragazze hanno preso tre case molto grandi. La casa di mezzo è stata trasformata in un tempio. Come cantano e danzano bene! Se ci andrete, vi stupirete. Senza dubbio questo Movimento sta crescendo nei Paesi stranieri, perché non nel nostro?

Il governo, i leader e gli amministratori dovrebbero riflettere profondamente sulla serietà del Movimento e aiutarci. Stiamo portando a predicare qui dei devoti da Paesi stranieri. Per quanto tempo ancora dovrò portarli? Desideriamo diffondere il Movimento in tutta l’India con grande serietà e invitiamo i giovani intellettuali, dotati di cultura, a farsi avanti per esaminarlo con attenzione. Non è un Movimento basato sul sentimentalismo. Ci sono i libri. Abbiamo già pubblicato circa cinquanta libri. Il Movimento di Sri Caitanya Mahaprabhu è fatto sia per le persone senza cultura, perfino gli analfabeti, sia per i più grandi scienziati, filosofi, filantropi e politici.

Possiamo essere d’aiuto in entrambi i casi. Gli scienziati e i filosofi hanno a disposizione molti libri, mentre coloro che non sono colti possono semplicemente cantare Hare Krishna. Questo Movimento è diventato importante e interessante. Le classi più elevate della società hanno acquistato i nostri libri. Famosi professori universitari stanno prenotando libri che non sono stati ancora pubblicati. È presente qui il nostro sannyasi Satsvarupa, che va nelle biblioteche, nelle università e dai professori, ottenendo risposte molto positive.

Non confondete il Movimento con una setta. Non prendetelo per un’organizzazione della CIA. Sono tutte idee stupide. Credete che gli americani siano tanto sciocchi da diffondere il loro Movimento della CIA diventando Vaisnava, cantando e danzando? Gli americani sono diventati così stupidi? No. Hanno preso molto sul serio questo Movimento. Non sono della CIA, non sono americani né europei, sono Vaisnava, servitori di Krishna. Non fatevi delle idee sbagliate su di loro. Cercate di cooperare e di aiutare questo Movimento per il bene dell’intera società umana.

Vi ringrazio moltissimo.