Lezione del fondatore-acarya

 

 

Krishna  col flauto: Dettaglio da un dipinto di Dhruva Maharaja Dasa. Alba:  ©tropicalpix | istockphoto.com. Montaggio: Yamaraja Dasa.

 

 

di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore-Acarya
dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

 

 

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

 

 

bhumir apo ’nalo vayuh
kham mano buddhir eva ca
ahankara itiyam me
bhinna prakritir ashtadha

 

“Terra, acqua, fuoco, aria, etere, mente, intelligenza e falso ego – questi otto elementi distinti da Me, costituiscono la Mia energia materiale.”
Bhagavad-gita 7.4

 

Krishna spiega Se Stesso. Dio spiega che cosa è Dio. Questa è la vera conoscenza. Non è possibile comprendere Dio se si specula su di Lui. Dio, Krishna, all’inizio di questo capitolo dice: asam-sayam samagram mam yatha jnasyasi tac chrinu: “Se Mi ascolti, potrai conoscerMi completamente.” Samagram significa “completo”. Qualunque sia l’argomento di studio e di conoscenza, Dio è la somma totale di tutto ciò che è relativo a quell’argomento. Krishna comincia a presentare Se stesso riferendosi alla Sua energia materiale, perché noi non abbiamo alcuna informazione su Dio, anche se in pratica vediamo l’immensità della Terra, l’immensità dell’acqua detta oceano, l’immensità del cielo, il fuoco – moltissimi elementi materiali, compresi la mente e l’ego.

Tutti pensano “Io sono” qualcosa. Questo è falso ego, ahankara: “Io sono indiano,” “Io sono americano,” “Io sono africano,” “Io sono un brahmana,” “Io sono uno kshatriya,” “Io sono questo,” “Io sono quello.” Questo modo di pensare è l’ego, ma si tratta del falso ego, una delle otto energie materiali di Krishna. La filosofia inizia col chiedere: “Da dove è venuta l’acqua? Da dove la Terra? Da dove il fuoco?” Queste sono domande naturali. “Da dove è venuto il cielo con i suoi milioni e milioni di stelle?” Queste sono le domande di una persona intelligente e costituiscono l’inizio dell’attività filosofica.

Gli esseri umani intelligenti pongono varie domande per comprendere il Signore Supremo, Krishna. Krishna presenta Se Stesso: “Io sono questo.” Sfortunatamente non comprendiamo Krishna quando Si presenta, ma speculiamo su che cosa è Dio. Questo è il nostro difetto. Dio, Krishna, presenta Se Stesso, ma noi non accettiamo le Sue affermazioni. Neghiamo l’esistenza di Dio o accettiamo un Dio senza testa e senza gambe. Questo è il nostro difetto. Perciò, nel verso precedente (7.3) Krishna ha spiegato:

 

manushyanam sahasreshu
kascid yatati siddhaye
yatatam api siddhanam
kascin mam vetti tattvatah

 

“Tra migliaia di esseri umani forse uno cercherà la perfezione e tra coloro che la raggiungono, raro è chi Mi conosce veramente.”

 

Tra milioni e milioni di persone solo alcune sono così serie da comprendere: “Qual è lo scopo della vita? Che cos’è Dio? Qual è la mia relazione con Lui?” Quasi tutti sono interessati a un concetto di vita basato sul corpo come i cani e i gatti. Questa è la loro posizione. Non solo ora – sempre. Questa è la condizione materiale, ma qualcuno tra milioni cerca di capire per rendere perfetta la sua vita. Perfezione significa comprendere la nostra reale posizione costituzionale, comprendere che non siamo il corpo materiale, ma anime spirituali, Brahman. Brahma-jnana, la conoscenza del Brahman, spirito, è la perfezione della conoscenza.

 

brahma-bhutah prasannatma
na socati na kankshati
samah sarveshu bhuteshu
mad-bhaktim labhate param

 

“Chi ha così raggiunto la Trascendenza realizza subito il Brahman Supremo e diventa felice. Non si lamenta, non ha desideri di possesso ed è equanime verso tutti gli esseri viventi. In questa condizione può servirMi con una devozione pura.”
(Bhagavad-gita 18.54)

 

A volte i filosofi mayavadi dicono: “Con la bhakti si ottiene brahmajnana e ci si libera, ci si fonde nel Brahman.” Essi affermano: “La bhakti è fatta per le persone meno intelligenti.” Questa è la loro accusa, ma non è la verità. Anche il livello più basso della bhakti kanishtha adhikari – è più elevato della posizione dei mayavadi. Una persona situata al livello inferiore della bhakti non comprende chiaramente Dio, ma grazie alle istruzioni del maestro spirituale s’impegna al Suo servizio.

Questa mattina ho parlato dell’adorazione delle Divinità. Ecco Dio sull’altare. In effetti c’è Dio, ma il kanishtha adhikari situato al livello inferiore del servizio devozionale non riesce a realizzare “ecco Dio”. Se però accetta anche solo in teoria che “qui c’è Dio”, allora diventa più avanzato dei mayavadi che concepiscono un Dio impersonale. Caitanya Mahaprabhu dice che colui che è stato educato da un filosofo mayavadi non ha alcuna possibilità, perché non riuscirà mai a sviluppare il servizio devozionale, che è lo scopo supremo della vita.


Una Visione Equanime

Dopo aver realizzato il Brahman, quando una persona è veramente al livello del Brahman (aham brahmasmi), il sintomo è na socati na kankshati: non c’è più lamento, né desiderio. Allora può vedere ogni essere allo stesso livello – samah sarveshu bhuteshu – perché non vede il corpo esteriore, non vede “ecco un indù, ecco un musulmano, ecco un cristiano, ecco un indiano, ecco un americano, ecco un negro, ecco un bianco.” No, vede la parte interiore:

 

vidya-vinaya-sampanne
brahmane gavi hastini
suni caiva sva-pake ca
panditah sama-darsinah

 

“Illuminati dalla vera conoscenza, gli umili saggi vedono con occhio uguale il brahmana nobile ed eru dito, la mucca, l’elefante, il cane e il mangiatore di cani [l’intoccabile].
(Bhagavad-gita 5.18)

 

Questo è samah sarveshu bhuteshu, “equanime verso tutti gli esseri viventi.” Non è possibile diventare samah sarveshu bhuteshu artificialmente. Distingueremo gli esseri sulla base dei corpi. Le Nazioni Unite negli ultimi quaranta anni ci hanno provato, ma se non c’é unità: non è possibile sul piano del corpo. Nel nostro Movimento per la Coscienza di Krishna si possono trovare persone di nazioni diverse, di colore diverso e di religione diversa e sono tutti uniti nel cantare Hare Krishna. Queste sono le Nazioni Unite – nessuna distinzione – non è artificiale, è vero. Le persone cercano di diventare unite, ma questo non è possibile sul piano del corpo. Sulla piattaforma spirituale il concetto di vita basato sul corpo viene respinto.


Gli Elementi Materiali Sottili

Siamo nel mondo materiale e vediamo pietre, legno, terra, acqua e fuoco. Krishna cita le cose che vediamo: terra, acqua, fuoco, aria ed etere. Egli cita anche la mente che non possiamo vedere. La mente è sottile. Tutti sappiamo di avere una mente. Io ho una mente e voi avete una mente, ma voi non potete vedere la mia mente ed io non posso vedere la vostra. Non possiamo neanche vedere l’etere, ma sappiamo che è presente grazie al suono (batte le mani). Il suono rivela la presenza dell’etere perché viaggia in esso. La mente è più sottile dell’etere, più sottili della mente sono l’intelligenza e l’ego e l’anima è più sottile dell’intelligenza e dell’ego. Allora potete vedere l’anima? Non riuscite a vedere neanche le cose materiali più sottili, ma l’anima c’è.

Quando l’anima lascia il corpo vediamo solo terra, acqua e via dicendo, ciò di cui il corpo è costituito. Il cadavere giace lì e vediamo gli elementi del corpo grossolano, ma non vediamo la mente, l’intelligenza e l’ego che trasportano l’anima. Le persone generalmente non sanno niente di come avviene la trasmigrazione dell’anima. Possiamo pensare solo a ciò che riguarda gli elementi grossolani. Questo è detto jada-darsana, vedere soltanto gli elementi materiali. Inoltre, non avendo sukshama-darsana, non abbiamo alcuna capacità di vedere le cose sottili. Sebbene la mente esista, non possiamo vederla.

Allora come potremo vedere l’anima? Questo è il difetto dell’educazione moderna. Per vedere ciò che è al di là della percezione sensoriale, si deve ascoltare. Ci sono due tipi di conoscenza: l’esperienza pratica o percezione diretta e l’ascolto dell’autorità. Sruti significa ascoltare dalle autorità. Per esempio, sebbene sappiamo che la mente esiste, non possiamo vederla, ma gli shastra, le Scritture, ce lo confermano. Noi ascoltiamo da Krishna. Questo si chiama sruti. Nello stesso modo nel Secondo Capitolo (2.13) Krishna afferma:

 

dehino ’smin yatha dehe
kaumaram yauvanam jara
tatha dehantara-praptir
dhiras tatra na muhyati

 

“Come l’anima incarnata passa, in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così l’anima passa in un altro corpo all’istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento.”

 

Asmin dehe: “Nel corpo c’è il proprietario del corpo.” Si deve imparare questo con l’ascolto. Se vogliamo vedere subito – “Voglio vedere dov’è nel corpo.” – la vostra cosiddetta ricerca scientifica non può aiutarvi. Dovete semplicemente apprendere ascoltando dall’autorità. Questo è chiamato sruti-pramana, evidenza che viene dalla sruti.


Ascoltare dalle Autorità

La conoscenza vedica è detta sruti. Si deve imparare ciò che è al di là della percezione ascoltando dalle autorità. La conoscenza vedica è l’autorità. Perché accettiamo i Veda come autorità? Perché presentano una conoscenza perfetta. Ho parlato più volte dell’autorità dei Veda. Per esempio, sebbene gli escrementi degli animali siano impuri, i Veda affermano che quelli di mucca sono puri e quindi l’accettiamo. Questa è sruti-pramana. Sruti-pramana significa che la vera conoscenza, la conoscenza perfetta, discende dal Supremo Essere perfetto, Krishna. La conoscenza perfetta viene data dopo la creazione.

A Brahma, il primo essere creato, viene data la conoscenza perfetta da Krishna, il maestro spirituale originale. Tutto nasce da Krishna, tutto emana da Lui. Ogni cosa proviene da Lui, compreso il primo ingegnere dell’universo, Brahma. In realtà, Brahma non proviene direttamente da Krishna, viene da Garbhodakasayi Vishnu. E Krishna è l’origine di Garbhodakasayi Vishnu. Krishna dice, aham sarvasya prabhavah: “Io sono l’origine di tutto.” (Bhagavad-gita 10.8) Sarvasya significa che da Lui vengono Maha Vishnu, Garbhodakasayi Vishnu, Kshirodakasayi Vishnu, Narayana, Sankarshana, Aniruddha, Pradyumna – tutte espansioni vishnu-tattva di Krishna.

Nel mondo materiale da Lui provengono Brahma, Vishnu e Mahesvara e da Brahma molti esseri celesti e via dicendo. Dunque Egli è l’origine di tutto. Questo è il punto. Anche la conoscenza proviene da Lui. Lo Srimad-Bhagavatam (1.1.1) spiega, janmady asya yato ’nvayad itaratas cartheshu abhijnah: “La persona originale da cui tutto proviene conosce perfettamente ogni cosa, indirettamente e direttamente.” Da dove deriva la Sua conoscenza? Egli è svarat, indipendente. Non deve ricevere alcuna conoscenza da nessuno. Tutti prendono la conoscenza da Lui, ma Egli non ha dovuto prendere la conoscenza da nessuno.

Il verso continua, tene brahma hrida ya adi-kavaye: “Questa Persona Suprema ha dato la conoscenza all’adi-kavi.” Adi-kavi indica Brahma, il primo erudito. La nostra concezione vedica della vita e della creazione non è come quella di coloro che seguono Darwin. Essi pensano che prenderanno la conoscenza dalle scimmie, ma noi non prendiamo la conoscenza dalle scimmie. Non restiamo nell’oscurità. Se si prende la conoscenza dalle scimmie, allora si rimane sempre come scimmie. Non c’è avanzamento. Noi prendiamo la conoscenza direttamente da Krishna, che è il più perfetto. Brahma è generato da Vishnu. Dunque la prima creatura vivente, una persona perfetta all’interno di questo mondo materiale, è stata istruita all’inizio della creazione materiale. E l’inizio della creazione non è ignoranza. L’inizio della creazione è conoscenza di prima classe. Questa è la concezione vedica.


L’Origine degli Elementi Chimici

Nel verso di oggi Krishna ci dice come comprendere gli elementi materiali. Gli scienziati materialisti – esperti del suolo – studiano la Terra. “Dove mettiamo le mine? Dov’è l’oro? Dov’è il carbone?” Non sanno però da dove provengano queste cose. Qui Krishna spiega, me bhinna prakriti: “Questa è la Mia energia”. Qualsiasi persona intelligente si chiederà come si siano manifestati i diversi elementi chimici. Ecco la risposta: provengono da Krishna. Krishna dice che questi elementi sono bhinna prakriti, “Sue energie separate”. Io sto parlando e vengo registrato. Se la registrazione viene ascoltata in mia assenza, conterrà esattamente gli stessi suoni. Perciò, questa energia è mia, ma bhinna – separata da me. Dovete comprenderlo in questo modo.

Tutto è energia di Dio, Krishna, ma questo mondo materiale significa che manca Krishna. Da dove è venuta questa energia? A noi manca questa conoscenza. Se la registrazione viene usata, qualcuno che non conosce la mia voce non capirà, ma chi la conosce capirà. “Viene da Prabhupada, lo Swamiji.” Nello stesso modo qui c’è l’energia materiale, ma poiché abbiamo dimenticato l’origine dell’energia o non ne conosciamo l’origine, consideriamo solo le cose materiali. Ciò è dovuto alla nostra ignoranza. Questa prakriti, il mondo materiale, è composto da: terra, acqua, fuoco e via dicendo. Da dove vengono? Krishna spiega: “Sono Mie energie.” Comprendere Krishna significa sapere che cosa sono la terra, l’acqua, il fuoco, l’aria, l’etere, il cielo, la mente, l’intelligenza, l’ego. Dovremmo sapere da dove sono venute queste cose materiali.

Gli scienziati formulano la teoria che l’acqua è una combinazione di elementi chimici: idrogeno e ossigeno. Ma da dove vengono l’idrogeno e l’ossigeno? A questo non sanno rispondere. Gli elementi chimici esistono grazie all’acintya-sakti il “potere inconcepibile” di Dio. Anche noi abbiamo questa acintya-sakti, perché ognuno di noi è una minuscola parte di Dio:

 

kesagra-sata-bhagasya
satadha kalpitasya ca
jivah sukshma-svarupa ’yam
sankyatito hi cit-kanah

 

“Se dividiamo la punta di un capello in cento parti e poi una di queste parti la dividiamo nuovamente in cento parti, questa misura infinitesimale ci darà la dimensione di uno soltanto degli innumerevoli esseri viventi. Essi sono tutti cit-kana, particelle di spirito, non di materia.”
(Dalla Caitanya-caritamrita, Madhya-lila 19.140)

 

L’anima ha una dimensione, ma con i nostri occhi materiali possiamo vedere solo cose grossolane; non possiamo comprendere le cose sottili. Perciò dobbiamo capire dagli shastra, la sruti. La Bhagavad-gita (3-42) dice:

 

indriyani parany ahur
indriyebhyah param manah
manasas tu para buddhir
yo buddheh paratas tu sah

 

“I sensi attivi sono superiori alla materia inerte, ma superiore ai sensi è la mente e superiore alla mente è l’intelligenza. Ancora più elevata dell’intelligenza è l’anima.”

 

Quando vedo un uomo, ne vedo il corpo, gli occhi, gli orecchi, le mani e le gambe. Questa visione è grossolana, ma più sottile dei sensi grossolani è la mente che controlla i sensi. Non vediamo la mente, che è controllata dall’intelligenza.


Krishna, il Nostro Vero Padre

Affermare definitivamente: “Dio non esiste, l’anima non esiste” è da mascalzoni. Non restate mascalzoni. Ecco la Bhagavad-gita. Imparate ogni cosa in modo molto dettagliato e minuzioso. È a disposizione di tutti. Krishna enunciò la Bhagavad-gita ad Arjuna, ma non solo per lui. Krishna è venuto per tutti, perché ama tutti. Tutti sono Suoi figli.

 

sarva-yonishu kaunteya
murtayah sambhavanti yah
tasam brahma mahad yonir
aham bija-pradah pita

 

“Sappi, o figlio di Kunti, che la vita di tutte le specie è resa possibile dalla nascita in questa natura materiale e che Io sono il padre che dà il seme. “
(Bhagavad-gita 14.4)

 

Krishna è il padre che dà il seme. Non prendete Krishna per uno straniero. No. Egli è vostro padre – il vostro padre originale, il vostro padre che dà il seme e la natura materiale è vostra madre. Il padre, Dio, dà il seme e la madre, la natura materiale, dà il corpo. Noi abbiamo esperienza di qualcosa di simile. Il padre immette il seme nel grembo della madre e la madre crea il corpo. Nello stesso modo, tutti gli esseri viventi provengono da Krishna. Non è possibile creare esseri viventi con gli elementi chimici, ma chi non ne è convinto cerca di usare combinazioni chimiche per creare esseri viventi. Questa è pazzia.

Poichè acquisiamo la conoscenza dalla sruti, dalla persona perfetta, non ci lasceremo mai convincere che la vita possa essere creata dagli elementi chimici. Lanceremo questa sfida: “Crea, mascalzone. Prima di tutto crea. Poi parla.” Questa è la nostra sfida, perché sappiamo molto bene che non è possibile creare un essere vivente da una combinazione di elementi chimici. Chiunque lo proponga dice una sciocchezza. Non è possibile. Dobbiamo studiare la sruti. Allora diventiamo colti. Allora possiamo conoscere la nostra posizione costituzionale: brahma-bhutah. Chi realizza il brahma-bhutah – “Io sono spirito” – non si lamenta mai e non desidera niente, perché sa che l’Essere Supremo controlla tutto. Questa è conoscenza, prendetela con grande serietà. Studiate la Bhagavad-gita e imparatela bene. Diventate colti e cercate di arrendervi a Krishna. Allora la vostra vita avrà successo.


Vi ringrazio moltissimo.