La  causa originale di tutto (Illustrazione di Jahnava Devi Dasi, dal suo  libro La Storia di Narada Muni, il Brahmana e il Ciabattino)

 

 

di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore-Acarya
dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

 

 

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

 

 

“Perché non dovrei credere che Dio possa far passare un elefante attraverso la cruna di un ago?” disse il semplice ciabattino al saggio Narada. “Dopo tutto, Dio mette migliaia di alberi baniani dentro i migliaia di semi di ogni albero baniano.”

 

punyo gandhah prithivyam ca
tejas casmi vibhavasau
jivanam sarva-bhutesu
tapas casmi tapasvisu

 

“Sono il profumo originale della Terra e il calore del fuoco. Sono la vita di tutto ciò che vive e l’austerità dell’asceta.” 
- Bhagavad-gita
7.9

 

Tutti i tipi di profumo provengono dalla terra. Il giardiniere usa sempre lo stesso fertilizzante e la stessa acqua, ma fiori diversi hanno profumi diversi. Come avviene? Uno scienziato sa dare la risposta? Perché ci sono queste differenze? Se la natura e gli ingredienti sono gli stessi, perché la natura non produce sempre lo stesso tipo di fiori, di alberi o di frutti? La Bhagavad-gita afferma che la natura non è indipendente. La natura, gli elementi materiali, non possono operare in modo indipendente. C’è la supervisione di Dio, la Persona Suprema, Krishna. Egli ordina: “Questo seme produrrà questo fiore con questo profumo.

”Noi sciocchi non possiamo spiegare questa varietà. Diciamo: “È la natura”, ma che cos’è la natura? Ci deve essere una mente dietro la natura. Altrimenti come potrebbe una rosa avere un aspetto così bello? Anche dal punto di vista artistico, dipingere un fiore richiede molto lavoro. Si devono usare strumenti e mescolare i colori, ma anche così il fiore che dipingiamo non è bello come quello originale. Allora, se per disegnare un fiore scadente ci si deve applicare così tanto, come è possibile che dietro a un fiore perfetto non ci sia una mente? È forse questa una buona logica? Ci deve essere una mente e qui è affermato: “Avviene sotto la Mia supervisione.”

Krishna ci dà l’intelligenza per capire: “Se non andate al tempio né ascoltate gli acarya, potete almeno comprendere la Mia presenza quando vedete o odorate un fiore.” È molto difficile? La coscienza di Krishna è così bella che si può essere coscienti di Krishna anche bevendo l’acqua, guardando lo splendore del sole o della luna. Oppure, se siete eruditi vedici, cantando om o anche ascoltando la vibrazione sonora, vedendo un fiore, odorandolo o vedendo qualcosa che brilla. Il sole brilla e anche la luna brilla. Da dove viene questo splendore? È un riflesso dello splendore del corpo di Krishna.

Questo è affermato nella Brahma-samhita (5.40): yasya prabha prabhavato. Allora perché non dovremmo crederci? Vediamo che il sole è molto brillante. È solo un prodotto materiale, ma il suo splendore e la sua temperatura sono illimitati. Allora da dove viene questo splendore? Qualcuno dice: “Il sole è un insieme di questi elementi chimici,” ma perché non producete un’imitazione del sole e risparmiate tanto denaro speso per l’elettricità? Di notte potreste avere un sole tale da illuminare la città di Bombay. I mascalzoni sanno parlare, ma non saranno mai in grado di realizzare un sole.

Recentemente in California un famoso chimico che ha ottenuto il Premio Nobel ha detto: “È dalla materia che viene la vita.” Allora uno dei miei discepoli, Svarupa Damodara, gli ha chiesto: “Signore, se ti dò tutti questi elementi chimici, puoi produrre la vita?” Egli rispose: “Questo non posso dirlo.” Ma se sai che questi elementi compongono la vita, perché non produci la vita quando te li dò? Fanno solo della teoria. Non possiamo risolvere con la teoria, ma se prendiamo rifugio in Krishna, otteniamo la conoscenza perfetta: “Io sono dietro a ogni cosa.” Altrimenti come possiamo spiegarlo?

Se dobbiamo dipingere un fiore o creare un aroma, dobbiamo mescolare molti elementi chimici, ma Krishna è così potente e le Sue energie sono così perfette che tutto immediatamente appare solo per la Sua volontà. Questo è il modo di apprezzare l’energia di Dio. Se non l’apprezzate, è colpa vostra, c’è comunque una mente che opera. Ai giorni nostri, grazie all’energia elettrica, basta premere un pulsante e immediatamente avvengono molte cose. Il modo di operare di Krishna tuttavia è centinaia di migliaia di volte più sottile. Solo per la Sua volontà tutto si è manifestato, ma poiché non abbiamo cervello, evitiamo l’argomento. Se volete comprendere come si sia manifestato questo fiore, come ci sia questo profumo, cercate di capire che questo è dovuto a Krishna e sappiatelo apprezzare. Questa è coscienza di Krishna.


Il Brahmana e il Ciabattino

Questo racconto mostra come si può apprezzare Krishna. Una volta Narada Muni passava accanto a un saggio molto erudito, un brahmana, che gli chiese: “Signore, dove vai?” Narada rispose: “Vado a Vaikuntha per vedere il mio Signore.” “Oh, puoi chiedere a Narayana quando avverrà la mia liberazione?” “Va bene, lo chiederò.” Poi Narada s’imbattè in un ciabattino che stava cucendo le scarpe ed anch’egli gli chiese: “Signore, dove vai?” “Vado a Vaikuntha per vedere il mio Signore.” “Puoi chiedere quando otterrò la salvezza?” “Va bene, lo chiederò.”

Quando Narada Muni, dopo aver assolto i suoi compiti, incontrò Narayana, Gli pose le domande dei due uomini. Narayana disse: “Il ciabattino otterrà la salvezza alla fine di questa vita e il brahmana dovrà accettare ancora molte nascite.” Narada Muni pensò: “Com’è possibile?” Narayana rispose: “Quando li incontrerai nuovamente se ti chiedono, ‘Che cosa faceva il mio Signore?’, dì loro: “Stava facendo passare un elefante attraverso la cruna di un ago.”’ Quando Narada tornò, incontrò prima il brahmana, che gli chiese: “Gli hai chiesto di me, signore?” “Sì, sì, Ha detto che dovrai aspettare ancora molte nascite.”

Il brahmana chiese: “Che cosa faceva Narayana quando L’hai incontrato?” “Ho visto che faceva passare un elefante attraverso la cruna di un ago.” Immediatamente il brahmana disse: “Signore, non posso credere a questa storia.” Il ciabattino pose a Narada Muni la stessa domanda ed egli rispose nello stesso modo. Il ciabattino cominciò a piangere. “Oh, il mio Signore è così potente!” disse “Egli può fare tutto.” Narada Muni chiese: “Come puoi credere che un elefante possa passare attraverso la cruna di un ago?” “Perché no?” rispose il ciabattino. “Io sono seduto sotto questo albero baniano, ogni giorno vedo che nel frutto di quest’albero ci sono migliaia di semi e so che ogni seme contiene un albero gigantesco come questo.” Questa è una realtà.

Krishna dice, bijam mam sarava-bhutanam: “Io sono il seme originale di tutte le esistenze.” (Bhagavad-gita 7.10) L’inizio di tutto è il Signore Supremo. Questo è affermato nel Vedanta-sutra, janmady asya yatah: “[La Verità Assoluta] è ciò da cui tutto proviene.” Non potete dire che la vita è venuta dalla materia. Non è possibile. Krishna dice bijam mam sarva-bhutanam: “Krishna è la sorgente originale di tutto ciò che esiste. Krishna è vita, non è una pietra inerte. Dunque la conclusione è che la vita e la materia sono venute dalla vita, non che la vita è venuta dalla materia. Non è questa la conclusione.


La Sorgente della Conoscenza Perfetta

Se desideriamo la conoscenza perfetta dobbiamo accettarla in questo modo. Il metodo discendente o deduttivo è detto avaroha-pantha. Nel nostro movimento per la coscienza di Krishna affermiamo di avere la conoscenza perfetta di tutto perché la traiamo dalla Persona Perfetta, Krishna. Questo è il metodo vero. Se volete cercare di capire se l’uomo è mortale o immortale ci sono due metodi. Col metodo deduttivo ricevete da una persona superiore l’idea che l’uomo è mortale e se l’accettate la vostra conoscenza è perfetta.

Se però desiderate avvicinarvi alla conoscenza col metodo induttivo, analizzando se ciascun uomo è mortale o immortale, potete farlo con mille, duemila, cinquemila uomini, ma non potete analizzarli tutti. La vostra conclusione rimane sempre imperfetta. Perciò, il metodo migliore è ricevere la conoscenza da una persona autorevole. In verità, già lo facciamo. Andiamo a scuola, all’università per ricevere la conoscenza da una persona superiore a noi. Questo è il nostro metodo per ricevere la conoscenza perfetta. Non si può costruire la conoscenza. La vera conoscenza di ogni cosa può essere ottenuta dalla Bhagavad-gita. Studiarla è bello, è molto facile e perfetto. Sri Krishna dice:

 

sarva-yonisu kaunteya
murtayah sambhavanti yah
tasam brahma mahad yonir
aham bija-pradah pita

 

“Sappi, o figlio di Kunti che la vita di tutte le specie è resa possibile dalla nascita in questa natura materiale e Io sono il padre che dà il seme.”
- Bhagavad-gita 14.4 

 

Il padre lascia il seme nel grembo della madre e ne nasce un bambino. Nello stesso modo Krishna è il padre originale che dà il seme di tutti gli esseri viventi. Dunque Krishna è internazionale o interuniversale. Krishna non è un indù o un indiano o questo o quello. Krishna è per tutti. Come ho spiegato ai miei studenti stranieri – americani, europei, africani e altri: “Krishna è per tutti. Non pensate che Krishna sia per gli indù, per gli indiani o per i brahmana o per gli ksatriya. No. Krishna è per tutti.” Perciò il nome della nostra associazione è “Coscienza di Krishna”. 



Il Padre Originale

La nostra unica richiesta è: “Prendete Krishna come padre originale.” È molto facile da comprendere. Io ho un padre, mio padre ha suo padre, che ha suo padre e così via. Ma chi è il padre originale? Il padre originale è Krishna. Aham bija-pradah pita. Qual è la difficoltà a capirlo? Ci deve essere un padre originale. Se continuate a cercare chi sia il padre originale, allora arriverete alla conclusione che è Krishna il padre originale.

 

isvarah paramah krisnah
sac-cid-ananda-vigrahah
anadir adir govindah
sarva-karana-karanam

 

“Krishna, conosciuto col nome di Govinda, è Dio, la Persona Suprema. Ha un corpo spirituale eterno di beatitudine. È l’origine di ogni cosa, ma non ha origine. È la causa prima di tutte le cause.”
- Brahma-samhita 5.1

 

Questa è la versione vedica. Il padre del padre, suo padre, suo padre – continuando ancora arrivate a Brahma, considerato l’antenato o il nonno: pitamaha. Nella Bhagavad-gita, però, ci si rivolge a Krishna come prapitamaha, il padre di Brahma. Coloro che conoscono bene gli sastra, le Scritture vediche, sanno che un altro nome di Brahma è Svayambhu, “nato da se stesso” perché non è nato da un padre né da una madre materiali. È nato dal loto spuntato dall’ombelico di Garbhodakasayi Visnu. Brahma è un’autorità, perché fu istruito per primo nella conoscenza vedica da Krishna, Visnu.

Tene brahma hrida ya adi-kavaye muhyanti yat surayah (Srimad-Bhagavatam 1.1.1). Brahma qui significa “conoscenza vedica”, tene significa “impartita”, adikavaye significa “alla persona originale erudita“ di questo universo e muhyanti yat surayah significa che anche le più grandi personalità diventano confuse quando cercano di comprendere Krishna. Perciò Krishna afferma, come abbiamo già discusso:

 

manusyanam sahasresu
kascid yatati siddhaye
yatatam api siddhanam
kascin mam vetti tattvatah

 

“Tra migliaia di persone forse una cercherà la perfezione e tra coloro che la raggiungono, raro è chi Mi conosce veramente.”
- Bhagavad-gita 7.3

 

Krishna è la Persona Suprema, la sorgente originale di tutto. Perciò, Arjuna accettò gli insegnamenti di Krishna: “Mio caro Krishna, accetto totalmente tutto quello che dici, senza dedurre niente nè commentare.” Questo è il modo di studiare la Bhagavad-gita. Se studiate la Bhagavad-gita così com’è e l’accettate, la vostra vita sarà un successo. Altrimenti non comprenderete mai Dio, la sorgente ultima, la Verità Assoluta.


Diffondete gli Insegnamenti di Krishna

La Bhagavad-gita è l’essenza di tutta la letteratura vedica, perché, al di là di ogni altra considerazione, lo scopo dello studio dei Veda è comprendere Krishna, la Verità Assoluta, Dio la Persona Suprema. Vedais ca sarvair aham eva vedyah: “Il fine di tutti I Veda è conoscerMi.” (Bhagavad-gita 15.15). La Persona Suprema Stessa dà la conoscenza del Supremo. Per questa ragione predichiamo la Bhagavad-gita così com’è, la coscienza di Krishna. Il metodo più facile per diventare coscienti di Krishna è cantare il nome di Krishna. Questo viene consigliato negli sastra. Non abbiamo inventato noi questa idea.

Quando Maharaja Pariksit apprese tutti i difetti di questa era, il Kaliyuga, ne rimase deluso e chiese: “Gli esseri viventi come potranno trovare conforto nella miserevole condizione della vita materiale in quest’era di Kali?” Gli sastra affermano che nel Kaliyuga tutti i governi saranno composti da mleccha, persone incivili, non da ksatriya, né da governanti educati ai principi della spiritualità. I mleccha occuperanno le posizioni di governo e il loro impegno sarà divorare i cittadini, che si sentiranno così oppressi da abbandonare le proprie case e tutto ciò che è loro caro per andare nella foresta. Quel tempo sta per arrivare.

Senza le classi dei brahmana, degli ksatriya, dei vaisya e dei sudra, siamo in presenza di una civiltà animalesca. Nella Bhagavad-gita ci sono tutte le soluzioni sociali, politiche ed economiche. La Gita è proprietà degli indiani – è stata enunciata in India – e c’era il desiderio che tutti gli indiani la imparassero e ne diffondessero la conoscenza in tutto il mondo, ma sfortunatamente questi mascalzoni non fanno niente. Caitanya Mahaprabhu aveva ordinato:

 

bharata-bhumite hail
manusya-janma yara
janma sarthaka kari’
kara para-upakara

 

“Chi è nato come essere umano sulla terra dell’India, [Bharata-varsa] dovrebbe fare della sua vita un successo operando per il bene degli altri.”
- Caitanya-caritamrita, Adi-lila 9.41

 

La Bhagavad-gita ha lo scopo di rendere perfetti gli esseri umani. C’è un grande bisogno di diffondere la conoscenza della Bhagavad-gita in tutto il mondo. Gli acquirenti non mancano. Se volete glorificare l’India, se volete glorificare la vostra vita, studiate la Bhagavad-gita così com’è e diffondetela in tutto il mondo. Sarete onorati per questo. Le persone pensano che tutto ciò che ho fatto senza l’aiuto di nessuno sia meraviglioso.

Se molte persone escono dall’India per predicare questo vangelo della Bhagavad-gita, quelli che lo ricevono ne saranno beneficiati e coloro che predicano ne saranno glorificati. La vostra nazione sarà glorificata. Il messaggio della Bhagavad-gita è una realtà, non un racconto. Le persone vengono nutrite con un tipo sbagliato di civiltà, che non è civiltà. Lo Srimad-Bhagavatam (5.5.4) ci ha ammonito:

 

nunam pramattah kurute vikarma
yad indriya-pritaya aprinoti
na sadhu nanye yata atmano ’yam
asann api klesada asa dehah

 

“Quando qualcuno considera la soddisfazione dei sensi il fine della vita, s’impegna nel materialismo fino a diventare pazzo e si abbandona ad ogni sorta di attività colpevoli. Non sa che a causa delle sue colpe ha già ricevuto un corpo materiale, il quale, nonostante sia transitorio, è all’origine della sua sofferenza. A dire il vero, l’essere individuale non avrebbe mai dovuto rivestirsi di questo involucro carnale, che gli è stato attribuito per la soddisfazione dei sensi. Non credo giusto che un uomo intelligente s’imprigioni di nuovo nelle attività materiali e sia costretto perpetuamente a rivestirsi di corpi vita dopo vita.”

 

Secondo i principi vedici i brahmana e i governanti dovrebbero evitare almeno quattro attività colpevoli: cibarsi di carne, fare sesso illecito, praticare il gioco d’azzardo e assumere intossicanti. In pratica però tutti sono dediti a queste attività colpevoli. Dunque sono pazzi: pramattah: Queste attività sono proibite dagli sastra, ma le persone le praticano. Perché? Perché sono pazzi. Perché sono pazzi? Yad indriya-pritaya aprinoti: “Solo per la gratificazione dei sensi. È così. Non per qualcosa d’importante ma solo per soddisfare i sensi.”

“Oh,oh, la mia lingua vuole una sigaretta, vuole del vino. Bene, dai del vino alla lingua.”Perché? Senza sigarette, senza vino morireste? “Voglio soddisfare la mia lingua.” Perché il consumo di carne, il sesso illecito, gli intossicanti e il gioco d’azzardo sono considerati atti colpevoli? Perché obbligano l’atma, l’anima, ad accettare un altro corpo che è fonte di miseria. Le persone hanno perso il cervello. Non sanno che cosa sia la vera infelicità; non sanno in quale miserabile condizione si trovano. Sono come animali che non sanno che cosa accadrà quando entrano nel mattatoio: “Bene, lasciatemi andare.” È così. Questo tipo di civiltà non vi renderà felici. Voi siete nati a punya-bhumi, nella santa terra di Bharata-varsa. Ecco la vostra conoscenza. Prendetela e la vostra vita sarà un successo.


Vi ringrazio moltissimo.