Lezione del fondatore-acarya: Krishna: Il pastorello eternamente giovane

 

 

di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore-Acarya
dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

 

 

krisnera svarupa-vicara suna, sanatana advaya-jnana-tattva, vraje vrajendra-nandana
sarva-adi, sarva-amsi, kisora-sekhara cid-ananda-deha, sarvasraya, sarvesvara
isvarah paramah krisnah sac-cid-ananda-vigrahah
anadir adir govindah sarva-karana-karanam

 

“Sanatana, ascolta la descrizione della forma eterna di Sri Krishna. Egli è la Verità Assoluta, esente dalla dualità, ma presente a Vrindavana come figlio di Nanda Maharaja. Krishna è la fonte originale di ogni cosa ed è la somma complessiva di tutto ciò che esiste. Appare come la suprema giovinezza e il Suo corpo intero è fatto di felicità spirituale. È il rifugio di ogni cosa e il padrone di tutti. Krishna, conosciuto come Govinda, è Colui che ha il supremo controllo. È dotato di un corpo eterno, pieno di felicità e conoscenza. È l’origine di tutto, ma non ha altra origine all’infuori di Se stesso, perché è la causa prima di tutte le cause.”
Sri Caitanya-caritamrita, Madhya 20.152-154

 

Sri Caitanya descrive la forma personale di Sri Krishna

La forma impersonale di Sri Krishna, descritta nella Bhagavad-gita, è la manifestazione della Sua energia materiale. La forma personale descritta da Sri Caitanya nel Caitanya-caritamrita è la Sua forma spirituale. Abbiamo studiato nella Bhavagad-gita che il Signore ha due forme distinte: quella materiale e quella spirituale, cioè quella inferiore e quella superiore. Naturalmente, per Lui non esiste forma superiore o inferiore, ma per noi c’è quella superiore e quella inferiore. Non possiamo dire che poiché tutto è un’emanazione del Supremo non esiste l’inferiore o il superiore. No. C’è l’energia inferiore e quella superiore. Per esempio, Krishna dice, isvarah sarva-bhutanam hrid-dese’rjuna tisthati: “Isvara, il Signore Supremo è presente nel cuore di ognuno.” (Gita 18.61)

Egli è nel cuore di un maiale, di un cane come anche in quello di un brahmana erudito. Per Lui non c’è distinzione – se è un maiale, un cane, un brahmana, il bene, il male – perché Egli è assoluto. Noi invece dobbiamo distinguere il maiale dal cane, perlomeno per quanto riguarda il corpo materiale. Sri Caitanya Si rivolge a Sanatana Gosvami. Vi ricorderete che all’inizio di questo capitolo “Gli Insegnamenti a Sanatana Gosvami” Sanatana Gosvami, dopo la rinuncia ai suoi incarichi, aveva avvicinato il Signore a Benares, si era arreso a Lui e Gli aveva chiesto: “Chi sono?” In risposta a questa domanda Sri Caitanya descrive la relazione tra l’essere vivente e Krishna. Il jivatma, l’essere vivente, è un eterno servitore di Krishna. Si dovrebbe capire la natura del proprio padrone affinché la propria attitudine di servizio e di affetto possa essere più intima.

Supponiamo che io faccia servizio in un posto. Sono impegnato a servire un padrone, ma non so quanto sia grande. Quando però comprendo l’influenza, l’opulenza e la grandezza del mio padrone, la mia devozione per lui cresce: “Oh, il mio padrone è veramente grande.” Sapere soltanto che “Dio è grande e io ho una relazione con Lui” non basta. Si deve sapere quanto è grande. Naturalmente, non lo si può valutare completamente, ma per quanto possibile, si deve sapere quanto Egli è grande. Qui Sri Caitanya descrive al Suo discepolo Sanatana Gosvami la grandezza di Sri Krishna.

Advaya-jnana-tattva, vraje vrajendra-nandana. Advaya-jnana-tattva significa che Krishna è Assoluto. non è relativo. Qui tutto è relativo, ma Dio significa l’Assoluto. Egli non dipende da niente. Qui noi tutti siamo dipendenti. Per comprendere la luce dobbiamo comprendere l’oscurità. Per comprendere il bene dobbiamo comprendere il male. Qui tutto è duale, ma Krishna è Assoluto. Questo è il primo livello di comprensione – in Krishna non c’è dualità. Krishna, il Suo nome, la Sua fama, i Suoi divertimenti, le Sue qualità, i Suoi compagni – tutto è uno. Ricordate sempre che in Krishna uno più uno fa uno. Non c’è differenza tra Krishna e il Suo nome. Questa è la natura dell’Assoluto. Qui sperimentiamo che una cosa e il nome della cosa sono differenti, duali.

Qui c’è un bicchiere d’acqua. Supponiamo che abbia sete e desideri un bicchiere di acqua, ma se dico “acqua, acqua, acqua”, questo non placherà la mia sete. Devo avere la cosa, l’acqua e allora funzionerà. Krishna invece è advaya-jnana. Perciò quando ascoltiamo il nome di Krishna, dovremmo capire che “Krishna è davanti a me nella Sua vibrazione sonora è presente davanti a me nel suono, perché Egli è tutto.” Perché il suono non dovrebbe essere Krishna? Se Egli è tutto, anche il suono è Krishna. Questa caratteristica è detta advaya-jnana. Nello stesso modo, anche la Bhagavad-gita è Krishna. Dovremmo rispettare ogni cosa vedendone la relazione con Krishna.

Quando entriamo nel tempio di Krishna, dovremmo capire che siamo in contatto con Krishna. Tutto ciò che è in relazione con Krishna è Krishna. I devoti che hanno un concetto più elevato della coscienza di Krishna non vedono nient’altro che Krishna. Questo non si deve imitare. La materia è energia di Krishna. Poiché l’energia e l’energetico non sono diversi, il devoto più elevato vede Krishna anche nel mondo materiale. Per un tale devoto non c’è la materia; tutto è spirituale. Per Krishna non c’è differenza tra materia e spirito, ma nel nostro stato condizionato noi abbiamo il concetto di superiore e inferiore. Quando però siamo nello stato più elevato della Verità Assoluta, quando siamo veramente impegnati nel puro servizio di devozione a Krishna, allora vedremo che tutto è Krishna.

Per esempio, rispettiamo il Krishna prasada, cibo preparato per Krishna e a Lui offerto. Facciamo gli omaggi prima di rispettare il prasada. Perché? Perché il prasada è Krishna. Prendendo il prasada si entra in contatto con Krishna. Ascoltando Krishna, si contatta Krishna. Lavorando per Krishna, si contatta Krishna. Egli è l’Assoluto.


Un Corpo Eterno, Pieno di Felicità


Sri Caitanya dice, krisna advaya-jnana-tattva: “Krishna è la Verità Assoluta.” Vraje vrajendra-nandana. Nella dimora chiamata Vraja o Krisnaloka o Vrindavana, Egli ha come Suoi devoti Suo padre e Sua madre. Ha l’aspetto di un ragazzo di sedici anni, Vrajendra-nandana. Questo è il vero aspetto di Krishna. Non Lo vedrete mai come una persona molto vecchia. No. Il corpo di Krishna è sat-cid-ananda – eterno, pieno di conoscenza e di felicità. Tiene un flauto in mano e ha sempre l’aspetto di un giovane sedicenne – kaisora. Kaisora indica un’età tra i dieci e i sedici anni e dopo il sedicesimo anno inizia la giovinezza, yauvana. Krishna è sempre nella Sua kaisora avastha, il che significa che appare come un ragazzo di quindici o sedici anni, Vrajendra-nandana.

Nello stesso tempo però, come dice Sri Caitanya nel verso successivo, Egli è sarva-adi: l’origine di tutto quello che si può vedere sia nel mondo materiale sia in quello spirituale. È il più vecchio, ma voi Lo vedrete come un giovane. Nella Brahma-samhita (5.33) troverete Krishna descritto come advaita e acyuta. Advaita significa assoluto e acyuta infallibile, cioé Brahman. Egli è Param-brahman. Anche noi siamo Brahman, spirito, ma siamo caduti in questa condizione materiale. Krishna invece non cade mai nella condizione materiale. Quando appare davanti a noi non pensate: “Anch’Egli è un’anima caduta come me.” Gli sciocchi ragionano così. Avajananti mam mudha (Gita 9.11). Mudha significa sciocchi. Gli sciocchi ritengono che Krishna sia un uomo comune. Param bhavam ajanantah.

Gli sciocchi non conoscono l’immenso potere di Krishna. Perciò pensano che Krishna sia uno di noi. Krishna è sarva-adi, l’originale, e sarva-amsi significa che Egli è l’origine di cui qualsiasi altra cosa è parte. Anche noi siamo parti integranti di Krishna, proprio come la mano è una parte del corpo. Possiamo comprendere il concetto di parte e di tutto. Egli è il tutto e qualsiasi altra cosa è una Sua parte. Krishna è kisora-sekhara, “il ragazzo supremo”. Appare come un giovane ragazzo, ma è il Supremo. Cid-ananda-deha: Egli ha un corpo spirituale. Prendete nota di questa descrizione di Krishna: cid-ananda-deha. Cid-ananda-deha significa un corpo trascendentale, spirituale, non questo corpo materiale. Le persone meno intelligenti non riescono a pensare a Dio come persona. Pensano che la personalità possa riferirsi solo a un corpo materiale.

Non possono scoprire la forma dell’anima spirituale, perché essa è così piccola che non è possibile scoprirne la forma con occhi e strumenti materiali. Perciò concludono che non ha forma. Per esempio, in geometria il punto viene definito come qualcosa che non ha lunghezza né larghezza, perché un punto non può essere misurato da nessuno strumento umano. Non c’è niente che può essere senza forma. Perfino l’atomo ha le sue misure, ma poiché non abbiamo il potere di misurare qualsiasi cosa, accantoniamo il problema della sua misura e non lo prendiamo in considerazione: “Oh, non è niente.” E stupidamente concludiamo: “Poiché non sappiamo che cosa sia lo spirito e pensiamo che sia proprio l’opposto della materia, che ha una forma, concludiamo che lo spirito è privo di forma.” In verità non è così. Dobbiamo dunque cercare di apprendere dall’autorità.

Sri Caitanya dice, cid-ananda-deha: Krishna ha un corpo trascendentale eterno. E sarvasraya: Egli è il luogo dove tutto riposa. Davanti a voi vedete moltissimi grandi pianeti e il sole fluttuare nell’aria. Il sole è un corpo molto grande, milioni di volte più grande della Terra, eppure galleggia nel cielo. Come? Ecco la spiegazione. Sarvasraya: galleggia sull’energia di Krishna. Sarvesvara, la parola successiva di questo verso, indica il Signore Supremo. Sri Caitanya spiega tutto molto bene. Sarva-adi: Krishna è l’origine di tutto. Sarva amsi: Egli è la totalità di tutte le parti. Kisora-sekhara cid-ananda-deha: è come un giovane ragazzo e il Suo corpo trascendentale, spirituale è pieno di felicità. Sarvasraya: Egli è il luogo dove tutto riposa. È il Signore Supremo. Questa è la descrizione di Krishna.

 

 

Sri Krishna.

 

 

L’Autorità delle Scritture

Come abbiamo visto, quando Sri Caitanya dà le Sue istruzioni ne fornisce subito la prova con riferimento all’autorità delle Scritture. È questo il modo di dare informazioni su Dio. Si dovrebbe sempre ricordare che non si devono immaginare cose che riguardano Dio: “Penso che Dio sia così.” Questa è una sciocchezza. Non avete potenza di pensiero. Siete nella presa della natura materiale che vi sta tirando per l’orecchio. Siete sotto la sua influenza. È come se veniste gettati nell’Oceano Atlantico. Non potete fare niente. Le onde vi spingono di qua e di là. Voi state solo lottando. È così. Come possiamo pensare di agire in modo indipendente quando siamo in balia dell’Oceano Atlantico?

Questo modo di pensare è sciocco. Non possiamo usare l’immaginazione, non possiamo speculare su Dio. Dobbiamo ascoltare le Scritture autorevoli. Allora capiremo. Ecco un’istruzione autorevole della Brahma-samhita (5.1):

 

isvarah paramah krisnah
sac-cid-ananda-vigrahah
anadir adir govindah
sarva-karana-karanam

 

“Krishna, conosciuto col nome di Govinda, è Dio, la Persona Suprema. Ha un corpo spirituale eterno e pieno di beatitudine. È l’origine di ogni cosa, ma non ha origine. È la causa prima di tutte le cause.”


Ci sono molti signori. Ne abbiamo fatto l’esperienza. In Inghilterra si possono trovare molti signori. Nella nostra giovinezza abbiamo avuto a che fare con Lord Zetland, il Marchese di Zetland. Anche nel vostro Paese ci sono molti signori. Ogni persona ricca è un signore. Anche nel nostro Paese ci sono molti signori, ma Krishna non è un signore come loro. Questi signori sono nella presa della natura materiale. Sono signori di nome, ma non appena la natura materiale dà uno schiaffo al signore, egli se ne va immediatamente e tutta la sua “signoria” sparisce. Krishna non è un signore di questo tipo. Isvarah paramah. Egli non è un qualsiasi signore, è il Signore Supremo. Non è controllato da nessuno. Qui questi signori fatti con lo stampino sono completamente controllati.

Possono dire : “Io sono il signore di tutto ciò che si vede”, ma questa è una sciocchezza. Nessuno è un signore. Il vero Signore è Krishna. Perciò è detto isvarah paramah. Paramah indica il Supremo. Chi è questo Signore Supremo? Krishna. Isvarah paramah krisnah. Perché Krishna è il Supremo? Perché il Suo corpo è spirituale, pieno di felicità ed eterno – sac-cid-ananda-vigrahah. Egli è anche anadi, senza inizio. L’esperienza c’insegna che ogni cosa ha una sua causa. Supponiamo che io sia un signore, ci deve essere stata una causa che mi ha fatto diventare tale.

O mio padre era un signore o io ho accumulato ricchezze, oppure il governo mi ha riconosciuto ufficialmente come signore. Sono diventato signore in base a certe condizioni, ma Krishna è adi. Adi significa che Egli è l’origine. Non c’è niente al di là di Lui. Anadir adih. Ogni cosa ha una causa, ma Egli non ha causa. È il Signore, non esiste alcuna causa in base a cui sia diventato tale. Se io sono un signore, ci deve essere una causa. Forse sapete che in Inghilterra se qualcuno diventa molto ricco deve depositare una somma di denaro al governo e allora il governo gli riconoscerà il titolo di “lord”.

Con quell’enorme quantità di denaro la sua famiglia si manterrà dopo la sua morte e allora il primo figlio della famiglia del lord sarà dichiarato lord. Questo è ciò che ho sentito dire. Non lo so con esattezza, ma questo signore è nominato e riconosciuto dal governo previo deposito di una certa somma di denaro. Il governo è concorde: “Sì, questa famiglia può essere riconosciuta come quella di un lord.” In Inghilterra un’aristocrazia si crea così. Nello stesso modo, quando i britannici erano in India hanno creato molti aristocratici. Krishna non è un signore che è stato fatto aristocratico. Questo dovremmo saperlo.


Il Piacere dei Sensi, la Mucca e la Terra

Anadir adir govindah. Govinda è un nome di Krishna. Go significa tre cose: i sensi, la mucca e la terra. Krishna dà piacere a queste tre cose. Ovunque Egli sia presente, quel luogo diventa pieno di felicità, ananda. Anandamayo ’bhyasat. Il Vedanta-sutra (1.1.12) afferma che la Verità Assoluta è anandamaya, sempre piena di piacere. Krishna è la sorgente totale del piacere. Perciò, ogni volta che Egli è presente – in qualsiasi terra, in qualsiasi Paese, in qualsiasi pianeta Egli sia presente – questo luogo diventa pieno di felicità, ananda. Egli è Govinda. Gioca come un pastorello, proprio come un ragazzo di sedici anni che gioca con le mucche. Suo padre possiede molte mucche, Egli le prende e felice va a passeggiare con gli amici.

Questa è l’occupazione di Krishna. Non va in un ufficio o in una fabbrica. Vedete? Egli esce e sua madre Gli dà cibo sufficiente. Dopo la colazione esce per una piacevole passeggiata con i Suoi amici, il Suo flauto e le mucche. Questa è l’occupazione di Krishna. Perciò Egli è Govinda. Le mucche – oh! – non appena vedono Krishna leccano il Suo viso e il Suo corpo. Ogni mucca ha un nome diverso. Non appena Egli chiama, la mucca viene e versa il suo latte: Queste mucche sono spirituali, com’è scritto nella Brahma-samhita (5.29): surabhir abhipalayantam. Krishna Si prende cura delle mucche surabhi. Le mucche surabhi hanno una produzione inesauribile. Da loro possiamo avere tutto il latte che vogliamo. Nel mondo materiale la mucca ha possibilità limitate. C’è il momento in cui mungerle, il mattino e la sera, per avere una certa quantità di latte, ma non più di così.

Si può invece mungere le mucche surabhi ogni volta che si vuole prendendo tutto il latte che si desidera. Krishna è Govinda. Egli dà piacere ad ogni essere. Go significa sensi. Noi cerchiamo il piacere dei sensi. Piacere dei sensi significa reciprocazione tra due persone. Desidero vedere una bella ragazza. Questo significa due. O desidero vedere un bel ragazzo. Anche questo significa due. Se non siamo in due non ci può essere piacere dei sensi. Desidero mangiare qualcosa di gustoso. Dobbiamo essere in due. Quantomeno il piatto deve contenere molte preparazioni.

Non c’è vero piacere a livello impersonale. La nostra relazione con Krishna, il nostro servizio a Krishna – questo è il piacere, Govinda. Questo è il vero piacere dei sensi. Vedere Krishna, gustare Krishna, odorare Krishna, toccare Krishna – questo è il piacere dei sensi. Questo è il nostro vero piacere dei sensi. Krishna è Govinda ed è la causa di tutte le cause: sarva-karana-karanam. Al di là di Lui non c’è nessuna causa. Questa è la descrizione fatta da Sri Caitanya e noi ne illustreremo successivamente altri aspetti.

Vi ringrazio moltissimo.