Lezione del fondatore-acarya

 

IL TUTTO NON E' UNO

 

Nel descrivere le Sue due categorie energetiche, Sri Krishna respinge
le idee dei filosofi Mayavadi e degli scienziati moderni

 

 

di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore-Acarya
dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

 

 

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

 

 

apareyam itas tv anyam
prakritim viddhi me param
jiva-bhutam maha-baho
yayedam dharyate jagat

 

“O Arjuna dalle braccia potenti, oltre a questa energia ne esiste un’altra, la Mia energia superiore, costituita dagli esseri viventi che sfruttano le risorse dell’energia inferiore, la natura materiale.”
Bhagavad-gita 7.5

 

Le energie materiali grossolane e sottili sono state presentate nel verso precedente. Terra, acqua, fuoco, aria, etere, mente, intelligenza e falso ego sono tutte energie materiali. L’energia materiale non ha niente a che fare con l’energia spirituale e poiché non è energia spirituale, viene chiamata apara, “inferiore”. Per esempio, nel nostro corpo ci sono parti superiori e parti inferiori. Il cervello è una parte superiore, ma ci sono altre parti con cui rilasciamo escrementi e urina.

Tutto fa parte del mio corpo, ma la posizione è differente: superiore e inferiore. Nello stesso modo, tutto è Dio – sarvam khalv idam brahma –tuttavia ci deve essere una distinzione tra le Sue energie superiori e inferiori. Sebbene tutto sia Brahman, Dio, per ragioni pratiche c’è una distinzione tra superiore e inferiore. Coloro che scioccamente non fanno questa distinzione si chiamano nirvisesa-vadi. Sono impersonalisti.

Nirvisesa significa “senza alcuna varietà”, ma la varietà esiste. Il corpo è uno solo, ma le sue varie parti vengono considerate superiori e inferiori. Questa filosofia è chiamata acintyabhedabheda, “simultanea unicità e differenza”. L’ano e i genitali fanno parte del corpo e anche il cervello è una sua parte, ma quest’ultimo è superiore all’ano e ai genitali. Bheda significa “distinto” e abheda significa “indifferenziato”. Non si dovrebbe prendere solo una parte della filosofia: “Tutto è uno”. No. Tutto è uno, ma c’è anche la varietà. Questo è spiegato nella Bhagavad-gita (9.4):

 

maya tatam idam sarvam
jagad avyakta-murtina
mat-sthani sarva-bhutani
na caham tesv avasthitah

 

“Questo intero universo è pervaso da Me nella Mia forma non manifestata. Tutti gli esseri sono in Me, ma Io non sono in loro.”

 

L’organizzazione delle carceri fa parte del governo, ma il presidente non vive in carcere. Nello stesso modo, Krishna, Dio, è ovunque perché la Sua energia agisce ovunque. Il mondo materiale è la combinazione di due energie: quella superiore e quella inferiore. Il nostro corpo è composto di energia inferiore – terra, acqua, fuoco, aria, etere, mente, intelligenza e falso ego, ma io sono superiore. Ciò è qui spiegato con parole jiva-bhuta che si riferiscono all’essere vivente.

Oltre all’energia grossolana e a quella sottile, c’è un’energia superiore. Nel verso di oggi anyam prakritim viddhi me param significa che c’è un’altra energia oltre a quella materiale e quest’altra energia è superiore a quella materiale. Che cos’è questa energia? Jiva-bhuta, l’essere vivente all’interno del corpo grossolano e sottile.


Fuoco, Calore e Luce

Gli scienziati moderni non sono in grado di comprendere chiaramente la distinzione tra l’energia inferiore e quella superiore. Entrambe sono energie e Krishna è la loro fonte energetica. Tutto proviene da Krishna, come il calore e la luce provengono dal fuoco e il fuoco è distinto dal calore e dalla luce. Il Visnu Purana (1.22.53) afferma:

 

eka-desa-sthitasyagner
jyotsna vistarini yatha
parasya brahmanah saktis
tathedam akhilam jagat

 

“Come la luce di un fuoco acceso in un luogo si espande tutto intorno, le energie di Dio, la Persona Suprema, il Parabrahman, si espandono in tutto l’universo.”

 

Se analizzate tutto ciò che Dio ha creato, diventerete filosofi. Il sole è localizzato in un punto. Lo vediamo ogni giorno, è fatto di fuoco. Tutti i pianeti sono creati dal suo calore e dalla sua luce e così anche la vegetazione e tutto ciò che viene prodotto. Senza la luce del sole non si può fare niente. Il calore e la luce sono essenziali. Sia il mondo materiale sia quello spirituale sono manifestazioni dell’energetico supremo. Anche voi ed io abbiamo energia.

Se vi tagliate i capelli, automaticamente i capelli ricresceranno. Quindi deve esserci un’energia che ne è la causa. I capelli di un uomo morto non cresceranno più, ma un uomo in vita, poiché ha quell’energia, può radersi oggi e domani avere nuovi capelli. Questa energia è detta inconcepibile. Per stupidità possiamo parlare usando paroloni –“queste cellule e questo e quello” – ma questo fenomeno non è sotto il nostro controllo.


Il Mondo Spirituale

Queste due energie, quella materiale e quella spirituale – una inferiore e l’altra superiore – operano insieme in questo mondo e il mondo spirituale è il luogo in cui non c’è energia materiale, ma solo energia spirituale. L’ambiente del mondo spirituale non è come questo. La Brahma-samhita (5.29) descrive il mondo spirituale. Cintamaniprakara-sadmasu. Anche là vi sono edifici, ma non sono fatti di mattoni e pietre come i nostri. Cintamani significa “pietra filosofale“ e prakrara significa “case”.

Vi sono anche alberi, ma sono alberi spirituali, kalpa-vriksa. Qui se ti avvicini a un albero di mango, puoi prendere i manghi, ma là puoi avvicinarti a un albero qualsiasi e chiedere tutto ciò che vuoi e sarai soddisfatto. Non possiamo immaginare un albero capace di dare tutto, ma questo è possibile perché sono alberi spirituali. Per esempio, se chiedo a un mio discepolo: “Portami un mango”, egli andrà nell’apposito luogo e mi porterà un mango perché è un’anima spirituale vivente. Se però chiedo a questo cuscino: “Portami un mango”, non potrà farlo. Questa è la differenza tra materiale e spirituale e questi stupidi scienziati cercano di ottenere l’energia spirituale con combinazioni d’energia materiale.

 

A  differenza del mondo materiale, quello spirituale è composto  esclusivamente da energia spirituale. Qui, i residenti di Vrindavana  salutano Krishna e Balarama che la sera tornano a casa. [Dipinto di  Yadurani Devi Dasi]
A differenza del mondo materiale, quello spirituale è composto esclusivamente da energia spirituale. Qui, i residenti di Vrindavana salutano Krishna e Balarama che la sera tornano a casa. [Dipinto di Yadurani Devi Dasi]

 

 

Rendetevi conto di quanto sono sciocchi. Stanno cercando di creare la forza vivente combinando elementi chimici. Perciò Krishna dice che sono mudha, “mascalzoni”. Non si può costruire la vita mettendo insieme elementi chimici. Non è possibile. Qui è detto apara: la vita è una cosa diversa, di natura superiore. In che cosa consiste la sua superiorità? Yayedam dharyate jagat: essa si serve di questo mondo. Questo mondo è importante grazie all’energia spirituale; altrimenti non vale niente.


L’Uso della Materia

L’energia spirituale, l’anima vivente, sa come utilizzare la materia. Yaya idam dharyate jagat. Jagat, questo mondo è fatto d’energia materiale, ma l’energia spirituale, l’essere vivente, sa utilizzare questa energia materiale. Egli sa utilizzare la terra per fare mattoni e la calce per costruire una bella casa. L’energia spirituale è il controllore. Dunque il controllore viene chiamato param, energia superiore. I cosiddetti scienziati ritengono che l’energia materiale e quella spirituale siano la stessa cosa. Non hanno l’intelligenza per distinguere tra queste due energie.

Dobbiamo comprendere questo punto dall’insegnamento di Krishna; perciò le istruzioni di Krishna sono molto importanti. Se non le accettate, allora, nonostante il vostro cosiddetto elevato avanzamento culturale, restate semplicemente mudha, dei mascalzoni. Coloro che non sono coscienti della differenza tra l’energia spirituale e quella materiale sono detti mudha, ma se comprendete l’energia superiore, quella spirituale, vi sarà possibile comprendere Krishna. Krishna è tutto energia spirituale, sac-cidananda-vigraha:

 

isvarah paramah krisnah
sac-cid-ananda vigrahah
anadir adir govindah
sarva-karana-karanam

 

“Krishna, conosciuto con il nome di Govinda, è Dio, la Persona Suprema. Ha un corpo spirituale eterno di beatitudine. È l’origine di ogni cosa, ma non ha origine. È la causa prima di tutte le cause.”
(Brahma-samhita 5.1)

 

La distinzione tra energia materiale e spirituale è il primo insegnamento che serve per entrare nella comprensione spirituale. All’inizio della Bhagavad-gita, nel Secondo Capitolo (2.13), Krishna insegna che l’energia spirituale è all’interno del corpo.

 

dehino ’smin yatha dehe
kaumaram yauvanam jara
tatha dehantara-praptir
dhiras tatra na muhyati

 

“Come l’anima incarnata passa, in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così l’anima passa in un altro corpo all’istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento.”

 

Nella letteratura vedica ci sono molte prove che l’energia spirituale è diversa da quella materiale e se si comprende l’energia spirituale, allora si può comprendere Dio perché l’energia spirituale è della stessa natura di Dio. Nella Bhagavad-gita (15.7) Krishna dice: mamaivamso… jiva-bhuta. Che cosa sono i jiva-bhuta? Gli esseri viventi. Mama eva amsa: “Essi sono Miei frammenti.” Un figlio è parte del padre per quanto riguarda il corpo, ma non spiritualmente. Spiritualmente è parte di Krishna e materialmente è una parte del corpo del padre. Perciò non parliamo del livello materiale. La Bhagavad-gita è comprensione spirituale.


Una Particella di Dio

Il jiva-bhuta controlla la natura materiale e Krishna dice: “Questi jiva-bhuta, gli esseri viventi, sono parti di Me.” Perciò, se cercate di capire gli esseri viventi come parti di Dio, potete comprendere Dio. Per esempio, se fate bollire una grande quantità di riso e ne prendete un chicco, premendolo con le dita potete capire che tutto il riso della pentola è pronto. Nello stesso modo, se comprendete perfettamente questa entità spirituale – l’essere vivente individuale – potete comprendere Dio.

Un altro esempio: se prendete una goccia dell’acqua dell’oceano e l’analizzate chimicamente, potete comprendere la composizione chimica di tutta l’acqua dell’oceano. Se si studia la natura umana si può apprendere anche qualcosa sulla natura di Dio, ma la Sua natura è perfetta e illimitata e noi abbiamo le Sue qualità in una misura infinitesimale. A contatto con l’energia materiale la vostra natura è imperfetta, ma se vi liberate dall’attaccamento materiale, diventate perfetti. Potete capire: “Ho la stessa qualità di Dio, ma Dio è immenso ed io sono piccolissimo.”

Questa è la realizzazione del sé. Se pensate: “Ho tutte le qualità di Dio,” questa è una sciocchezza. Voi siete come Dio in quanto possedete qualità come le Sue, ma non siete grandi come Lui. Comprendere questo significa realizzare il sé. Perciò gli sastra (le Scritture) affermano: “Se la scintilla spirituale è uguale al tutto supremo, allora perché è sotto il Suo controllo?” Questo è il ragionamento. Siamo sotto il controllo di qualcuno. Nell’atmosfera materiale siamo completamente controllati e quando siamo liberi spiritualmente siamo ugualmente controllati, perché Dio rimane immenso e noi siamo piccoli.

A differenza del mondo materiale, nel mondo spirituale il fatto che Dio sia grande e noi piccoli non ci porta ad essere in disaccordo con Lui. Cercate di capire la differenza tra il mondo materiale e quello spirituale. L’essere vivente è una minuscola particella di Dio. Nel mondo spirituale tutti sono consapevoli della loro posizione. Là gli esseri viventi sanno: “Sono una particella di Dio.” Perciò non c’è disaccordo. Tutto procede tranquillamente. Qui, nel mondo materiale, siamo in disaccordo con Dio perché a torto pensiamo: “Sono uguale a Dio.” Questo pensiero è alla base della vita materiale. La liberazione è essere liberi da questo concetto errato della vita.


Il Piccolo Serve il Grande

Tutti i bhakta, i devoti, hanno accettato che “Dio è grande ed io sono piccolo, una minuscola particella. Perciò, poiché il piccolo serve il grande, il mio vero dovere è servire Dio.” Questo è il concetto di liberazione. Infatti è naturale servire qualcuno più grande. Tutti vanno in ufficio, in fabbrica, al lavoro. Che cosa fanno? Vanno a servire qualcuno più grande, altrimenti potrebbero stare a casa. Perché vanno in fabbrica o in ufficio? Perché è naturale che il piccolo serva il grande. Dio è il più grande di tutti. Allora qual è il vostro compito? ServirLo, questo è tutto.

Questa è la vostra posizione naturale. Nel mondo materiale qualcuno serve qualcun altro per avere il cibo e tuttavia pensa: “Io sono Dio.” Guardate un po’ che tipo di Dio è. Questo mascalzone pensa di essere Dio, ma se viene buttato fuori dall’ufficio, non avrà da mangiare. Tuttavia pensa di essere Dio. Questa è la natura del mondo materiale. Tutti pensano di essere Dio. Per questo vengono chiamati mudha, mascalzoni. Non si arrendono a Dio. Nella Bhagavad-gita (7.15) Sri Krishna dice:

 

na mam duskritino mudhah
prapadyante naradhamah
mayayapahrita-jnana
asuram bhavam asritah

 

“Gli stolti, gli ultimi tra gli uomini, coloro la cui conoscenza è stata rubata dall’illusione e coloro che hanno una natura atea e demoniaca sono tutti miscredenti e non si arrendono a Me.”

 

Apahrita-jnanah: “La sua vera conoscenza viene portata via”. Egli non sa di essere piccolo, non sa che Dio è grande e che il suo compito è servire Dio. Questa conoscenza gli viene tolta. Questo è il segno di un mascalzone. Da un indizio possiamo capire se qualcuno è un mascalzone. Come premendo un chicco di riso preso dalla pentola si può capire che il riso è cotto al punto giusto, da un indizio si può comprendere che qualcuno è un mascalzone. Qual è questo indizio? Na mam…prapadyante. Non è un devoto di Krishna? Allora è un mascalzone. Questo è tutto. Notate subito questo, senza alcun’altra considerazione, che colui che non è devoto di Krishna, che non è pronto ad arrendersi a Krishna, è un mascalzone. Questa è la nostra conclusione.

Vi ringrazio moltissimo.