Lezione del fondatore-acarya

 

 

Gli aspetti personali & impersonali della Verità Assoluta

 

L’illimitata radiosità spirituale conosciuta come brahmajyoti
trae origine da Sri  Krishna nella Sua eterna dimora

 

 

di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore-Acarya
dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

 

 

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

 

 

eka-desa-sthitasyagner
jyotsna vistarini yatha
parasya brahmanah saktis
tathedam akhilam jagat

 

Proprio come la luce di un fuoco situato in un luogo determinato si diffonde tutto intorno, così le energie di Dio, la Persona Suprema, il Parabrahman, si diffondono in tutto l’universo.”
Sri Caitanya-caritamrita, Madhya-lila 20.110 (citazione dal Visnu Purana 1.22.53)

 

Nella Bhagavad-gita (4.1) Sri  Krishna dice: “Ho insegnato questa scienza immortale dello yoga al dio del sole.” L’attuale dio del sole, la divinità che presiede al sole, si chiama Vivasvan e suo figlio è Vaivasvata Manu. Noi stiamo vivendo nell’era di Vaivasvata Manu.  Krishna è una persona e anche Vivasvan, il dio del sole, lo è. Altrimenti  Krishna come potrebbe parlargli?  Krishna istruì Vivasvan proprio come ha istruito Arjuna, da persona a persona. La divinità che presiede al sole è una persona e là vi sono molte altre persone. Come quello del dio del sole, i loro corpi sono fatti di fuoco per poter stare nel fuoco.

Il sole è immenso, un milione e quattrocentomila volte più grande di questa Terra, ed è molto popolato. Poiché lì sono tutti di fuoco e là ogni cosa è fuoco, la luce del sole si diffonde in tutto l’universo. I cosiddetti scienziati non possono capirlo, perché è al di là della loro comprensione, ma è una realtà. Anche la luna è di fuoco come il sole, e distribuisce la sua luce. La differenza però è che un’atmosfera fresca circonda il fuoco della luna. Poiché il calore ci arriva attraversando un’atmosfera fresca, di notte i raggi della luna sono piacevoli. La luce che proviene dal sole è calda e quella che proviene dalla luna è fresca, molto calmante.  Krishna è così gentile che ci dà entrambe le cose, ambedue necessarie.  Krishna dice: “Io sono la luce del sole e della luna:” (Bhagavad-gita 7.8)

Gli sciocchi ci sfidano chiedendo: “Puoi mostrarmi Dio?” Ma perché non vedete Dio qui? Non vedete lo splendore del sole e quello della luna? Perché dite: “Non vedo Dio”? Qual è il significato di questa domanda? Se  Krishna, Dio, dice: “Sono qua. Io sono la luce della luna e quella del sole,” perché non Lo vedete? Dovete vedere secondo le vostre possibilità. Non potete vedere Dio, la Persona Suprema, con gli occhi che avete attualmente. Non è possibile. Guardate la luce di Dio. Per esempio, tutti conoscono lo splendore del sole, ma nessuno è consapevole della temperatura del sole o della persona dentro il sole. È un fatto che c’è una persona dentro il sole. Altrimenti  Krishna mentirebbe quando dice: “Ho esposto questa filosofia al dio del sole.”

Dunque il dio del sole c’è. È un fatto e se c’è il dio del sole, ci sono anche altri. Noi sappiamo che su tutti i pianeti ci sono esseri viventi. Il termine usato nella letteratura vedica è janakirna “affollati da esseri viventi.”. Come vediamo, New York City è congestionata da moltissimi esseri viventi, ma se salite più in alto, non potete vedere che New York City è così affollata. Nello stesso modo, non abbiamo alcuna conoscenza di questi pianeti, ma ciascuno dei milioni e trilioni di essi è affollato, pieno di esseri viventi. Questa informazione proviene dai Veda, non nasce da un’immaginazione imperfetta. No. È un dato di fatto.


Ogni Cosa Ha la Sua Ragione d’Essere

Dagli sastra (le Scritture) apprendiamo che la vegetazione si sviluppa su ogni pianeta grazie alla luce della luna. Qui vediamo l’effetto che la luna ha sulle onde dei mari e degli oceani. Ogni cosa ha la sua ragione d’essere e agisce come potenza o sakti del Signore Supremo. Ogni cosa è sakti, non saktiman. Saktiman significa colui che ha la potenza. Questo è Dio. Tutti noi siamo sakti. Caitanya Mahaprabhu spiegherà le tre principali energie del Signore: l’energia spirituale, quella materiale e quella marginale. Egli spiegherà come le energie del Signore agiscano in tutta la manifestazione cosmica e anche oltre.

Le Sue energie emanano da Lui come la luce dalla Sua sorgente. Qui, in questa stanza vediamo una lampada, situata in una certa posizione, ma la sua luce si diffonde in tutta la stanza. Possiamo usufruire di questa luce e in pratica vediamo che grazie alla luce del sole sugli alberi crescono foglie colorate. Tutto è dovuto alla luce del sole. Dove non c’è la luce del sole, specialmente in questi Paesi, tutte le foglie cadono e non appena c’è la luce del sole immediatamente nascono milioni e trilioni di foglie. Quindi dovete perlomeno comprendere che la potenza di  Krishna opera proprio come lo splendore del sole, la cui potenza agisce in modo meraviglioso. Ogni cosa – i fiori, le foglie – è fatta in modo perfetto. I nondevoti diranno che questo accade automaticamente. No.

La potenza di Dio che agisce in modo così perfetto che la natura sembra essere automatica. Troverete energie che agiscono ovunque. Se vi tagliate I capelli, il giorno successivo saranno di nuovo lì. Non sapete come questo accada. Come lo splendore del sole e della luna, le energie del Signore Supremo agiscono ovunque. Esse sono energie distinte di Dio, la Persona Suprema, collocate ciascuna al proprio posto, e influenzano la creazione. Nello stesso modo, sebbene  Krishna sia a Goloka Vrindavana intento a giocare con I Suoi amici mandriani, con le gopi, con Suo padre e Sua madre, Si espande in tutta la creazione. Questo è  Krishna.

Per esempio, noi viviamo in un appartamento. Ora siamo qui e dunque assenti dall’appartamento. Per Dio non è così. Dio è nel Suo appartamento e nello stesso tempo è presente ovunque nell’universo. Dio è illimitato. Nella Bhagavad-gita (9.11)  Krishna dice:

 

avajananti mam mudha
manusim tanum asritam
param bhavam ajananto
mama bhuta-mahesvaram

 

“Gli sciocchi Mi deridono quando discendo nella forma umana. Non conoscono la Mia natura trascendentale e la Mia supremazia su tutto ciò che esiste.”

 

Krishna appare come un essere umano con due mani e due gambe, ma i mascalzoni non comprendono la qualità di queste due mani e di queste due gambe. Essi pensano che Egli abbia due mani e due gambe come noi; perciò vengono chiamati mudha, sciocchi. Dio inoltre non ha solo due mani; Egli ha molti milioni e trilioni di mani e di gambe in tutto l’universo. Questo è  Krishna.


Il Risultato della Comprensione di  Krishna

Non considerate  Krishna un comune essere umano. Se lo farete sarete considerati dei mascalzoni. Non siate mascalzoni; usate l’intelligenza per comprendere  Krishna. Se comprendete  Krishna allora sarete immediatamente liberati. Nella Bhagavadgita (4.9)  Krishna dice:

 

janma karma ca me divyam
evam yo vetti tattvatah
tyaktvadeham punar janma
naiti mam eti so ’rjuna

 

“Colui che conosce la natura trascendentale della Mia apparizione e delle Mie attività, o Arjuna, non dovrà più nascere in questo mondo materiale quando avrà lasciato il corpo, ma raggiungerà la Mia eterna dimora.”

 

Quindi dovete qualificarvi. Non appena comprendete  Krishna – non completamente ma almeno parzialmente la Sua natura – allora immediatamente siete liberati. Non si può diventare perfetti in questo mondo materiale, ma se in qualche misura lo diventiamo, allora la nostra vita sarà coronata dal successo. L’energia di  Krishna che emana da Lui è impersonale, ma  Krishna non è impersonale, gli sciocchi non Lo comprendono. Ogni giorno vediamo che lo splendore del sole si espande in tutto l’universo, ma la sorgente di questo splendore è il globo solare. Allora che cos’è più importante, lo splendore del sole o il globo solare?

Questo possiamo vederlo in pratica. E cos’ è più importante, il globo del sole o il dio del sole? Nello stesso modo, Dio la persona è più importante della Sua energia. Potete studiare la posizione di  Krishna comprendendo la posizione del sole. Lo splendore del sole è un insieme di molecole luminose, ciascuna delle quali è una particella. Non è omogeneo. Ogni particella atomica è distinta. Nello stesso modo, gli esseri viventi sono piccole particelle nella radiosità impersonale del Brahman. Gli sastra descrivono la misura degli esseri viventi come la decimillesima parte della punta di un capello, una particella veramente piccola. Esse si affollano in ciò che è chiamata la fulgenza del Brahman.

Se desiderate fondervi nella fulgenza del Brahman, questo non è difficile perché voi siete una piccola particella dell’identità spirituale. Se non volete la vostra individualità, potete stare nella radiosità del Brahman. Ma qual è il guadagno? Non c’è alcun vantaggio. Supponiamo che siate collocati nel cielo, nello splendore del sole e che qualcuno vi dica: “Ora restate nel cielo,” sareste d’accordo? Qualcuno sarà d’accordo – “Voglio restare nel cielo come una piccola particella del sole”? No. Potete essere d’accordo da un punto di vista sentimentale, ma non potete restarci. Non è possibile.


Cadere dal Brahman

Perciò coloro che si fondono nell’esistenza del Brahman impersonale cadono. Per esempio, gli astronauti fanno escursioni sulla luna, ma non possono restarci. Anche il semplice ruotare nel cielo non è molto piacevole. Noi abbiamo l’esperienza di viaggiare in aereo. Se stiamo cinque o sei ore nell’aereo, ci sentiamo soffocare. Non è possibile starci per un tempo lungo. Dunque coloro che si fondono nella radiosità del Brahman non hanno alcun legame con ciò che riguarda  Krishna. Essi non hanno mai coltivato la conoscenza del servizio a  Krishna.

I Mayavadi, gli impersonalisti, pensano: “Che cos’è questa sciocchezza di servire  Krishna?  Krishna è maya, l’illusione. Non vogliamo servire maya. Vogliamo diventare tutt’uno con Dio, tutt’uno con la radiosità.” Poiché però non sanno niente del servizio a  Krishna, tornano indietro in questo mondo materiale a servire maya – aprendo ospedali e facendo altre attività filantropiche in questo mondo che essi considerano maya. Poiché non sanno niente del servizio a  Krishna cadono dal Brahman o param padam, il mondo spirituale. Il Brahman è anch’esso param padam. Non è materiale, è il mondo spirituale.

Coloro che però non hanno rifugio ai piedi di loto di  Krishna cadono di nuovo per rifugiarsi in maya. Tutta questa manifestazione cosmica non è altro che l’espansione della potenza, ovvero dell’energia di  Krishna. Questa è la conclusione. Questa espansione dell’energia è impersonale.  Krishna non è impersonale; Egli è la sorgente originale. Lo splendore del sole proviene dal globo solare, che è più importante dello splendore del sole. In modo analogo la personalità di Krishna è più importante del Suo aspetto impersonale, che è l’espansione della Sua energia. Se comprendiamo l’esempio del sole, allora è molto facile comprendere la differenza tra gli aspetti personali e impersonali della Verità Assoluta.


Vi ringrazio moltissimo.