Lezione del fondatore-acarya

 

Come trovare la vera felicità

 

La conoscenza di questo mondo, acquisita da fonti interne
ad esso, sarà sempre imperfetta e limitata

 

di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore Acarya
dell'Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

 

 

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada.
Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada.

 

 

vidyam cavidyam ca yas
tad vedobhayam saha
avidyaya mrityum tirtva
vidyayamritam asnute

 

“Soltanto chi può apprendere di pari passo il procedimento della nescienza e quello della conoscenza trascendentale può trascendere l’influenza delle nascite e delle morti ripetute e godere dei pieni benefici dell’immortalità.”
Sri Isopanisad, Mantra 11

 

Le persone non comprendono che cosa sia l’immortalità perché non conoscendo l’argomento ne hanno solo una vaga idea. Al giorno d’oggi siamo molto orgogliosi del nostro progresso nella conoscenza, ma sono molte le cose che non conosciamo e che non conosceremo mai nemmeno con la nostra moderna conoscenza sperimentale. Se volete la vera conoscenza, dovete rivolgervi alla fonte della conoscenza: i Veda. Veda significa “conoscenza”. Le Upanisad vediche sono 108, tra cui nove sono fondamentali e tra queste nove, la Ysopanisad viene per prima, seguita dalla Taittiriya Upanisad, dalla Mandukya Upanisad e dalla Mundaka Upanisad.

Upa
significa “avvicinarsi”. Questa conoscenza vi porterà più vicini a Krishna. Secondo gli acarya, i membri più saggi della società, l’elemento basilare è la sruti, cioè i Veda. Questi non sono conoscenza sperimentale, non sono conoscenza fondata sul lavoro di ricerca di anime condizionate e contaminate i cui sensi sono imperfetti e che non possono vedere le cose come sono. Esse si limitano a teorizzare: “Può essere così.” Riescono a dire solo: “Può essere così.” Questa non è conoscenza. La conoscenza deve essere esatta, senza errori.

Le anime condizionate commettono errori, sono soggette all’illusione, hanno sensi imperfetti e tendenza ad ingannare. Colui che pur non essendo in grado di comprendere la Bhagavad-gita ne scrive un commento inganna il pubblico. Poiché ha la fama di erudito sfrutta la popolarità della Bhagavad-gita scrivendone un commento. Le persone di questo tipo affermano che ognuno può esprimere la propria opinione, ma non è questo il metodo appropriato. Non si può dare un’opinione qualsiasi. Supponiamo che io sia un predicatore della Coscienza di Krishna – come posso dare giudizi sulla scienza medica? È ridicolo. Posso esprimere opinioni nell’ambito della mia competenza. Questo va bene, ma se qualcuno mi chiede un’opinione su una cura medica o su qualche problema legale, cosa posso fare?


LA NECESSITÀ DI UN GURU

Per ottenere la vera conoscenza ci si deve rivolgere alla persona giusta. Perciò è detto, tad-vijnanartham sa gurum evabhigacchet: “Per comprendere in modo giusto queste cose, si deve avvicinare con umiltà, con in mano il legno per il fuoco sacrificale, un maestro spirituale che sia un esperto conoscitore dei Veda e fermamente devoto della Verità Assoluta. [Mundaka Upanisad 1.2.12) Nella Bhagavad-gita (4.34) Sri Krishna dice:

 

tad viddhi pranipatena
pariprasnena sevaya
upadeksyanti tad jnanam
jnaninas tattva-darsinah

 

“Cerca di conoscere la verità avvicinando un maestro spirituale, ponigli delle domande con sottomissione e servilo. L’anima realizzata può rivelarti la conoscenza perché ha visto la verità.”

 

Tattvadarsinah significa colui che ha visto, ossia realizzato, la Verità Assoluta. Dovete rivolgervi a una persona di questo tipo. Nel verso di oggi si dice avidyaya mrityum: se non ti rivolgi al maestro spirituale rimani nell’oscurità. Nel verso della Mundaka Upanisad che ho citato la parola gacchet significa “dover andare”. Non si può pensare: “Ah, posso accettare un maestro spirituale o no. Ci sono i libri. Da questi imparerò da solo.” No. Per comprendere la conoscenza spirituale dovete rivolgervi a un maestro spirituale.

Altrimenti rimarrete nell’ignoranza, avidya. Vidyam avidyam ca: due aspetti, l’oscurità e la luce. Dovete comprendere due cose: che cosa è maya, l’illusione, e che cosa è Krishna. Allora la vostra conoscenza è perfetta. Naturalmente Krishna è così gentile che se in un modo o nell’altro vi arrendete a Lui, avrete assolto completamente i vostri doveri. Se vi arrendete pienamente a Krishna, imparerete automaticamente che cosa è maya. Krishna vi darà l’intelligenza dal cuore.

La Caitanya-caritamrita (Madhya 19-151) dice, guru-krishnaprasade paya bhakti-lata-bija: per la misericordia di Krishna e del maestro spirituale questa persona riceve il seme della pianta del servizio devozionale. Come accade? La misericordia si manifesta in due modi paralleli. Se pur essendo sincero non hai trovato un maestro spirituale, Krishna ti porterà da un maestro spirituale autentico e se hai un maestro spirituale autentico, egli ti porterà da Krishna.

Krishna risiede sempre nel tuo cuore come caitya-guru, il maestro spirituale nel cuore. Questo maestro spirituale nel cuore Si manifesta esternamente come il maestro spirituale. Srila Visvanatha Cakravarti Thakura scrive: saksad-dharitvena samasta-sastrair uktas tatha bhavyata eva sadbhih. Saksat significa “direttamente”. Il maestro spirituale è il diretto rappresentante di Krishna. Questo è il verdetto di tutte le Scritture: samasta sastraih, che non solo è affermato, ma anche accettato come tale da tutti i grandi devoti: sadbhih.


VIDYA E AVIDYA

Dovremmo imparare che cosa sono vidya e avidya. Avidya indica la conoscenza dei materialisti. Bhaktivinoda Thakura ha cantato, jada-vidya yato, mayara vaibhava: “Lo sviluppo della conoscenza materiale significa un aumento del potere di maya.” Quanto più ci impegniamo e ci coinvolgiamo nella conoscenza materiale, tanto meno siamo capaci di comprendere la coscienza di Krishna. Le persone ritenute molto avanzate nella conoscenza materiale pensano: “Che cosa è questo Movimento per la Coscienza di Krishna?” Non si sentono attratti.

Per esempio, i ragazzi indiani che sono venuti in America per imparare la tecnologia ci chiedono perché ci interessiamo alla coscienza di Krishna. Essi hanno rifiutato queste cose. Quando vedono che io ho presentato le cose che loro in India hanno rifiutato, ne sono sorpresi. Io sono venuto in America perché l’India moderna ha rifiutato la conoscenza spirituale. Gli Indiani pensano che se potranno imitare la tecnologia occidentale saranno felici. Questo modo di pensare è maya.

Coloro che sono trecento volte più avanzati di noi sul piano tecnologico in realtà che cosa hanno? Questo essi non lo vedono. L’India non può sviluppare la tecnologia come l’America e l’Europa perché le persone nei Paesi occidentali se ne sono occupate da moltissimo tempo. La cultura indiana però, che inizia con la creazione, è una cultura spirituale. Pensate a Vyasadeva. Egli è il guru originale della conoscenza vedica. Come viveva? In una capanna a Badarikashrama sull’Himalaya. Considerate però la sua conoscenza! Ha scritto moltissimi Purana e il Bhagavata Purana è uno di questi.

La filosofia del Vedanta, il Mahabharata — se ne studiate ogni verso avrete da studiare per tutta la vostra vita. Ha scritto libri di 100.000 versi e molti non ne contengono meno di 20.000 o 25.000. Ciascun verso è così pieno di significato che una persona per impararlo deve impegnare tutta la vita. Questa è la cultura vedica. Niente è paragonabile alla conoscenza contenuta nella cultura vedica e questa conoscenza non è solo spirituale ma tratta anche altri argomenti come l’astronomia e la matematica.

Non è che nel tempo antico non ci fossero gli aeroplani. I Purana ci danno informazioni su questi aeroplani che erano così potenti e veloci da poter raggiungere con facilità gli altri pianeti. Arjuna si recò sui pianeti celesti. Non è vero che nell’era vedica la conoscenza materiale non fosse sviluppata. L’opulenza era di gran lunga superiore a quella che abbiamo ora. Oro, gioielli — ogni città, ogni persona ne avevano, per non parlare del re e degli uomini ricchi.

Lo sviluppo materiale c’era ma le persone non se ne curavano molto, perché erano interessate alla vita spirituale. Se sviluppiamo avidya, la scienza materiale, allora dobbiamo soffrire a causa di nascite e morti ripetute e non c’è garanzia su dove nascerete la prossima volta. Questo non dipende da voi, non potete imporre la vostra volontà. Ora siete Americani felici, ma dopo aver lasciato questo corpo non potrete chiedere: “Per favore, datemi un altro corpo americano.” No. Questo non è possibile. Potete ottenere un corpo americano, ma potrebbe essere quello di un animale americano destinato al mattatoio.


LA VERA CONOSCENZA

La conoscenza materiale, il nazionalismo, il socialismo — servono solo a sprecare il tempo. La vera conoscenza è quella vedica, la conoscenza di Krishna. Bahunam janmanam ante jnanavan mam prapadyate [Bhagavad-gita 7.19]. Perciò colui che è situato nella vera conoscenza, dopo moltissime nascite va da Krishna e si sottomette a Lui. Questa persona realizza, vasudevah sarvam iti: “Vasudeva, Krishna, Tu sei tutto.” [Bg. 7.19] Stiamo cercando di distribuire questa conoscenza con generosità e in modo completamente gratuito.

La nostra missione è molto importante. Dovreste essere consapevoli di questa responsabilità. Stiamo dando alla società umana la cosa più elevata. Cercate di capirlo perfettamente e diffondetela. Questo vi renderà molto cari a Krishna, che nella Gita dice, na ca tasmad manusyesu kascin me priyakrittamah: “Nessuno Mi è più caro di colui che predica la conoscenza della coscienza di Krishna.” Perciò se volete diventare rapidamente molto cari a Krishna, predicate gentilmente a favore di questo Movimento per la Coscienza di Krishna.
Vi ringrazio moltissimo.