Lezione del fondatore-acarya

 

CONOSCI LA VERITA'

ASCOLTANDO CON
SOTTOMISSIONE

 

La conoscenza perfetta della realtà proviene da Dio
attraverso i Suoi puri rappresentanti

 

di Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
Fondatore-Acarya
dell’Associazione Internazionale per la Coscienza di Krishna

 

 

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

 

 

jnana-yajnena capy anye
yajanto mam upasate
ekatvena prithaktvena
bahudha visvato-mukham

 

“Altri, che s’impegnano nel sacrificio coltivando la conoscenza, adorano il Signore Supremo sia come l’Uno senza secondi, sia nella diversità del molteplice, sia nella forma universale.”
- Bhagavad-gita 9.15

 

Prima di questo verso, Sri Krishna ha descritto i mahatma, le grandi anime, che adorano il Signore Supremo con il metodo del kirtana. Kirtana significa cantare o più esattamente kirtana significa descrivere. Si può descrivere con la musica. Si può descrivere con le parole. Si può descrivere con i discorsi. Qualsiasi tipo di descrizione viene detta kirtana e se non si ascolta, non si può descrivere. Se non si conosce niente del Signore Supremo, come si può descriverLo? Dunque l’ascolto, sravanam, è il primo dei nove metodi di servizio di devozione al Signore. La letteratura vedica viene detta sruti-sastra


Sruti
significa ricevere ascoltando e sastra significa Scrittura. Se si desidera conoscere il Supremo, non c’è bisogno di qualificarsi materialmente. Si può restare come siamo. Il Signore ci ha dato il potere dell’ascolto. Se si ascolta da fonti autorevoli, si diventa perfetti semplicemente ascoltando. Perciò si consiglia il primo principio: l’ascolto. Nel passato gli studenti ascoltavano i Veda dal maestro spirituale. Nella Bhagavad-gita vedrete che Arjuna ascolta da Krishna. Non studia la filosofia Vedanta sul campo di battaglia, semplicemente ascolta. Questo è il metodo.

Si può ascoltare in qualsiasi luogo. Perfino su un campo di battaglia si può ascoltare da una fonte autorevole. Il metodo per acquisire la conoscenza è l’ascolto. Ascoltare significa ricevere la conoscenza, non inventarla. Alcuni pensano: “Perché dovrei ascoltare lui? Posso pensare. Posso speculare. Posso creare qualcosa di nuovo e fondare un mio gruppo.” Queste sono idee insensate. Non è questo il metodo vedico. Il metodo vedico consiste nell’ascoltare. È un metodo discendente. Ci sono due metodi per acquisire la conoscenza: ascendente e discendente.

Il metodo ascendente consiste nel cercare di elevarsi con le proprie forze e quello discendente nel ricevere la conoscenza pura dall’alto. Il metodo ascendente non è consigliato nel percorso vedico di conoscenza. Il percorso vedico consiste nel ricevere oralmente con sottomissione la conoscenza da maestro spirituale a studente. Come abbiamo letto nel Quarto Capitolo della Bhagavad-gita (4.2), evam parampara-praptam imam rajarsayo vidum: “In questo modo la conoscenza veniva tradizionalmente trasmessa da maestro spirituale a discepolo.” Il Signore disse: “ Prima di tutto ho insegnato questa conoscenza al dio del sole, il dio del sole l’ha insegnata a suo figlio Manu e Manu l’ha insegnata a suo figlio Iksvaku.”

Iksvaku era il re di questo pianeta. Perciò, a partire da Iksvaku questa conoscenza discende da padre a figlio o da maestro a discepolo. E poiché questa successione di maestri si era interrotta, Sri Krishna disse: “Espongo di nuovo questo antico sistema di conoscenza a te, Arjuna, perché sei Mio devoto; sei un Mio caro amico.” L’ascolto è così potente che semplicemente ascoltando da una fonte autorevole si può diventare veramente perfetti. Naturalmente, si deve ascoltare con sottomissione. Jnane prayasam udapasya namanta eva. Questo verso dello Srimad-Bhagavatam (10.14.3) suggerisce di non essere arroganti.

Non cercate di comprendere la conoscenza suprema, la Verità Assoluta, con le vostre forze. Valete molto poco. I vostri sensi sono imperfetti. Non potete comprendere. Dovreste abbandonare questo metodo. Jnane prayasam. Cercate invece di conoscere il Supremo con il metodo discendente. “Oh, avrò la conoscenza, la costruirò a modo mio.” Questo è il metodo di oggi. Tutti pensano: “Perché dovrei accettare un’autorità? Penserò da solo per comprendere chi sono e qual è il mio dovere.” Questo è ciò che accade, ma non è il metodo vedico. Il metodo vedico è sravanam, ascoltare dalle autorità. Dobbiamo abbandonare questo metodo sciocco di cercare di comprendere la Verità Assoluta con i nostri sforzi e diventare sottomessi. Essere sottomessi significa essere consapevoli della propria imperfezione.


Riconoscere i Nostri Quattro Difetti

In questi incontri ho più volte descritto le nostre imperfezioni. Finché siamo condizionati abbiamo quattro imperfezioni. La prima è che siamo costretti a commettere errori. Nessuno può dire: “Non ho mai commesso alcun errore.” È impossibile. Errare è umano. Un’altra imperfezione è l’illusione, accettare una cosa per un’altra. Per esempio, accettiamo il corpo come il sé. Tutti noi ci identifichiamo con il corpo. Se ti chiediamo chi sei, risponderai: “Oh, io sono americano.” Il tuo corpo è americano, ma tu non sei il tuo corpo. Questa errata identificazione è un’illusione. Il terzo difetto è che i nostri sensi sono imperfetti. Siamo molto orgogliosi della nostra vista, ma non appena si spegne la luce, non vediamo più. Pertanto la nostra vista è condizionata.

Tutti i nostri sensi sono condizionati. Dunque sono imperfetti. Il quarto difetto è la nostra tendenza ad ingannare. Una persona che non sa niente inganna gli altri dicendo di sapere tutto. Costui è un grandissimo sciocco, ma vuole organizzare un gruppo di studenti per insegnare loro delle sciocchezze. Questo è ingannare. Si deve apprendere da fonti autorevoli e predicare questa conoscenza. Krishna istruì Arjuna e la stessa filosofia viene trasmessa tuttora. Coloro che accettano la Bhagavad-gita in base al principio seguito da Arjuna sono studenti seri della Bhagavad-gita. I nostri tentativi di comprendere la Verità Assoluta per mezzo dei nostri sensi imperfetti e della nostra esperienza sono inutili.

Dobbiamo ascoltare. Sravanam. Questo è il metodo vedico. Gli studenti erano soliti frequentare la scuola del maestro, conosciuta come gurukula. Ogni brahmana, ogni anima realizzata, ogni vipra o persona esperta nella conoscenza della letteratura vedica, aveva con sé dei brahmacari, giovani che praticano il celibato. Essi seguivano tutte le regole della vita da brahmacari, vivevano con il maestro spirituale ed egli insegnava loro la vera conoscenza tratta dalla letteratura vedica. Questo è il metodo. Non si deve adottare il metodo ascendente. Jnane prayasam udapasya. Udapasya significa “Smetti.” E namanta eva: “Sii sottomesso.” Jivanti san-mukharitam bhavadiya-vartam. Si deve vivere in questo modo e ascoltare dalle anime realizzate – san-mukharitam.


Il Rappresentante di Krishna

Arjuna ascolta da Krishna, la Persona perfetta. Si deve ascoltare da Krishna o da un Suo rappresentante. Il Suo rappresentante è un devoto di Krishna. Arjuna diventò un rappresentante di Krishna. In che modo? Perché, come Krishna ha detto, bhakto’si: “Tu sei Mio devoto.” Nessuno può diventare un rappresentante di Krishna, Dio, senza essere Suo devoto. Se una persona pensa “io sono Dio”, non può essere un rappresentante di Dio. Supponi di essere un uomo d’affari che manda il suo rappresentante a concludere una transazione. Se egli si presenta al cliente dicendo: “Sono il proprietario,” quanto potrà durare? Non appena il proprietario viene a sapere che “questo stupido si presenta come proprietario della ditta,” lo licenzierà immediatamente, perché il cosiddetto rappresentante sta mentendo; non è il proprietario.

Nello stesso modo chiunque dica “io sono Dio,” non può predicare. Per acquisire la conoscenza di Dio si può anche pensare: “Io sono Dio”, ma in un altro senso. Questo “io sono Dio” significa comprendere la qualità di Dio, perché qualitativamente io sono come Dio, sono parte integrante di Dio; perciò le mie qualità sono le stesse di Dio. Un granello d’oro è oro. Non è nient’altro che oro. Analogamente, sebbene siamo minuscoli frammenti del Supremo, la nostra qualità è la stessa del Supremo. Se studio me stesso, allora studio anche Dio, perché posso capire la qualità di Dio, ma non posso comprenderne la quantità. Supponiamo che tu desideri acquistare del riso. Prima di tutto esamini se quel prodotto ha le qualità del riso che desideri e poi quando decidi di comprarlo, puoi chiedere qual è la quantità disponibile.

Qualitativamente sei uno con Dio. Perciò, se studi le tue tendenze, le tue qualità, puoi comprendere Dio. Questo è un metodo, ma non puoi predicare “io sono Dio.” Perché se ti presenti come Dio, allora le persone possono dirti “se sei Dio, mostrami la tua onnipotenza.” Cosa che non puoi fare. Quindi non puoi predicare “io sono Dio.”


La Forma Universale

Krishna ha dato prova di essere Dio. Come? Nella Bhagavad-gita. Ora stiamo leggendo il Nono Capitolo. Nell’undicesimo Capitolo Arjuna chiede: “O Krishna, puoi gentilmente mostrarmi la Tua forma universale?” Krishna gliela mostrò. Arjuna insegnava al mondo che nel futuro molti sciocchi si sarebbero presentati come Dio. Non fatevi prendere in giro da loro. Basta che diciate: “Mostrami la tua forma universale.” Solo vedendola lo accetterete come Dio. Non accettate con faciloneria qualsiasi sciocco come Dio. Affermare di essere Dio è la più grande delle imperfezioni. Una persona, sotto le severe leggi della natura materiale, ha mal di denti, ne è sconvolta e dichiara di essere Dio. Solo sciocchi simili possono accettare questo tipo di cose. Dio è supremo. Nessuno può essere uguale a Dio.

Nella letteratura vedica Dio è definito asamaurdhva. Asama significa che nessuno è uguale a Lui e nessuno è più elevato di Lui. Urdhva significa più elevato. Nessuno può essere più elevato di Dio e nessuno può essere uguale a Lui. Per quanto grandi possiamo essere, siamo tutti inferiori a Dio. Un verso dello Srimad-Bhagavatam (11.5.33) afferma, siva-virincinutam. Siva significa Siva e virinci significa Brahma. Entrambi sono ritenuti gli esseri celesti più elevati del mondo materiale. Questo stesso verso afferma che anch’essi offrono i loro rispettosi omaggi a Visnu, Dio. Nessuno può essere uguale a Dio. Dunque, invece di cercare di essere Dio o invece di comprendere Dio con la nostra minuscola conoscenza e i nostri sensi imperfetti, è meglio sottometterci.

Abbandonate questa stupida abitudine di dire “posso conoscere Dio”. Sottomettetevi e ascoltate dalle autorità. San-mukharitam. Chi è l’autorità? Krishna – Dio – o il Suo rappresentante. Gesù Cristo è il rappresentante di Dio. Quindi è un’autorità. Ogni incarnazione di Krishna è un’autorità. L’autorità o il rappresentante di Dio non dirà mai “io sono Dio”. Ma dirà: “Sono il servitore di Dio, sono il figlio di Dio, sono il devoto di Dio.” Egli è il vero rappresentante e dobbiamo ascoltare da Lui. Sto cercando di spiegarvi il metodo dell’ascolto. Dobbiamo ascoltare con sottomissione dalla fonte autorevole, il rappresentante di Dio.


Restate nella Vostra Posizione

Il verso che ho citato (jnane prayasam ...) continua dicendo, sthane sthitam: restate nella vostra posizione. Ascoltate la Bhagavad-gita. Alcuni di voi sono medici, altri ingegneri, uomini d’affari, impiegati, non ha importanza. Rimanete nella vostra posizione. Restate americani, restate cristiani. Non ha importanza, non riceverete alcun danno dall’ascolto della Bhagavad-gita. Otterrete la conoscenza, diventerete cristiani migliori, diventerete americani migliori. Vedete? Non stiamo cercando di trasformare gli americani in indiani o gli indiani in americani o i cristiani in indù. Non è questa la nostra missione. Predichiamo la scienza di Krishna, la scienza di Dio, la coscienza di Krishna. Tutti possono apprendere questa scienza.

Quando si va in un college, non è un problema essere americani, indiani o africani. Nelle scuole, nei college e nelle università è consentito a tutti di apprendere la conoscenza scientifica. La coscienza di Krishna è la coscienza di Dio. Tutti possono averla. Sthane sthitam. Restate al vostro posto. Non c’è bisogno di cambiare. Sthane sthitam sruti-gatam. Sruti significa con l’ascolto, con questi orecchi. Tanu-van-manobhim: “Cercate di assimilare con il vostro corpo, la vostra mente, la vostra intelligenza.” Se lo farete, il risultato sarà prayaso ’jita jito ’py asi tais tri-lokyam: conquisterete l’inconquistabile. Uno dei nomi di Dio è Ajita. Ajita significa che nessuno può conquistarLo. Poiché tutti sono inferiori a Dio, chi Lo conquisterà?

Perciò il Suo nome è Ajita, “colui che non può essere conquistato.” Che dire di Dio, se non si può vincere nemmeno la Sua energia. Nella vostra attuale vita condizionata siete sotto il dominio dell’energia di Dio, l’energia materiale. Non potete vincere nemmeno la Sua energia, come potete conquistare Dio? Non è possibile. Perciò un nome di Dio è Ajita. Krishna è un altro nome di Dio. Naturalmente, secondo la letteratura vedica questo è il nome principale. Dio ha molti nomi. Secondo le Sue attività, secondo la diversa comprensione delle persone, Egli ha innumerevoli nomi, ma nella letteratura vedica è affermato che Krishna è il nome principale, perché Krishna significa”il piacere più elevato.”

Ajita indica una persona che non può essere conquistata. Allora questo inconquistabile diventa conquistabile. Come? Con questo metodo. Qual è questo metodo? Solo ascoltare con sottomissione cercando di comprendere molto bene. Questo è tutto. Ascoltate la Bhagavad-gita con sottomissione. Non vi gonfiate di falsa conoscenza. Ognuno di noi dovrebbe pensare di essere ignorante e di dover ricevere la conoscenza. Questo dovrebbe essere il primo passo. Ricevete la conoscenza, cercate di assimilarla, cercate di metterla in pratica con il vostro corpo, la vostra mente e la vostra intelligenza. Allora comprenderete Dio così bene che nonostante Egli sia inconquistabile, Lo conquisterete con questo semplice metodo. Quando sarete capaci di farlo, allora potete fare il kirtana.

Qualunque cosa apprendiate, se la descrivete vi aiuterà ad elevarvi su questo sentiero della conoscenza. Qualunque cosa ascoltiate stasera, se cercate di ripeterla tra i vostri amici, tra i membri della vostra famiglia, vi stabilirete fermamente in questa conoscenza. Questo è il kirtana. Sravanam kirtanam. Ogni giorno e ogni sera ascoltiamo qualcosa. C’è la televisione. C’è la radio. Ci sono i giornali. Ci sono moltissime cose da ascoltare, ma il servizio di devozione non inizia con questo tipo di ascolto. Sravanam kirtanam visnom. La parola visnom qui significa Visnu, il Signore Supremo. Dovreste dedicare il vostro tempo all’ascoltare e al canto di ciò che riguarda Visnu, Krishna. Basta che facciate questo per liberarvi dagli attaccamenti materiali ed essere elevati al luogo supremo, il regno di Dio. Questo è il rimedio suggerito per quest’era. Non si possono praticare sacrifici come si faceva nell’era passata. Non si può praticare la speculazione. Non si può praticare lo yoga. Potete praticare solo questo: ascoltate con sottomissione dalle fonti autorevoli cercando di assimilare ciò che avete ascoltato e diventate perfetti.


Vi ringrazio moltissimo.