I dialoghi di Srila Prabhupada

 

Una responsabilità definita

 

La seguente conversazione tra Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
ed alcuni suoi discepoli ha avuto luogo nell'agosto del 1975
a Parigi durante una passeggiata mattutina

 

 

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada.

 

 

 

Discepolo: Srila Prabhupada, molte persone dicono che siamo degli irresponsabili perché per seguire la coscienza di Krishna abbiamo interrotto gli studi o lasciato un lavoro.

Srila Prabhupada: Non siamo degli irresponsabili, ma siamo in una posizione tale che abbiamo superato tutte le responsabilità materiali. Questo è affermato nello Srimad-Bhagavatam [11.5.41]: devarsi-bhutaptaninam pitinam na kinkaro nayam ini ca raja. "Colui che si è completamente arreso a Krishna non ha più alcuna responsabilità verso gli esseri celesti, i grandi saggi, i parenti, la società, verso nessuno." Finché non sei cosciente di Krishna hai delle responsabilità verso tutte queste persone, ma colui che ha aderito senza riserve alla coscienza di Krishna non ha alcun dovere materiale e nessuna responsabilità materiale. Questa è l'affermazione dello Srimad-Bhagavatam. La nostra unica responsabilità è servire Krishna.

Discepolo: Allora, Srila Prabhupada, quando ieri sera hai detto alla nostra ospite che avrebbe dovuto lasciare le sue responsabilità ...?

Srila Prabhupada: E arrendersi alla coscienza di Krishna. Non lasciare tutte le responsabilità per non fare niente. Prima aderisci alla coscienza di Krishna. Lascia qualcosa e prendi qualcosa. Allora va bene.

Discepolo: Srila Prabhupada, quando parli di assumerci le nostre responsabilità per Krishna, non c'è anche un aspetto materiale in questo? Per esempio, nel nostro Movimento i genitori devono anche far crescere i figli, prendersi cura di loro, insegnare loro a leggere e a scrivere e così via.

Srila Prabhupada: Sì, ma perché ci prendiamo cura dei figli? Per renderli coscienti di Krishna. Questa è la nostra responsabilità nella coscienza di Krishna. Dobbiamo pensare: "Questo è mio figlio. Voglio renderlo cosciente di Krishna." Questa è la ragione per cui ci prendiamo così tanta cura di educare i nostri figli nelle gurukula [scuole coscienti di Krishna]. Non siamo degli irresponsabili.

Discepolo: Allora quando diciamo che arrendendoci a Krishna abbiamo esaurito tutte le nostre responsabilità materiali, questo non significa che abbiamo smesso di compiere i nostri doveri?

Srila Prabhupada: No. Chi lo dice?

Discepolo: Bene, alcune persone dicono che abbiamo aderito alla coscienza di Krishna e ora abbiamo lasciato tutti i nostri doveri sociali.

Srila Prabhupada: Diffondere la coscienza di Krishna è il principale dovere sociale. Questo è il dovere principale quando si ha la forma umana. Krishna dice, sarva-dharman parityajya mam ekam saranam vraja: "Abbandona tutti gli altri doveri e arrenditi a Me." Perciò ci siamo arresi a Krishna e ci siamo assunti la responsabilità di far avanzare il Movimento per la Coscienza di Krishna. Io sono una persona anziana, eppure viaggio in tutto il mondo, tre volte all'anno. Chi altri si assumerebbe una tale responsabilità? Nella coscienza di Krishna abbiamo responsabilità più grandi. È come quando si diventa un importante funzionario governativo: siamo sovraccarichi di responsabilità. Adempiere alle responsabilità materiali è inutile.

È semplicemente una perdita di tempo. Qui nella coscienza di Krishna c'è la vera responsabilità. Questo è quello che ho spiegato alla nostra ospite ieri sera. Anche se ti assumi delle responsabilità, che cosa puoi fare? Non puoi fare niente. Supponi che tuo figlio sia ammalato. Egli soffre e tu sei responsabile di far sì che sia curato. Hai portato un bravo medico, hai portato le medicine giuste - tutto, ma nonostante tutti i tuoi sforzi, tuo figlio muore. Allora qual è il valore delle tue responsabilità? La realtà è che non puoi fare niente. Allora a che cosa serve dire: "Io sono responsabile?" Andha yathandhair upaniya-manah. Un cieco dice: "Mi prendo io la responsabilità. Tutti voi che siete ciechi - seguitemi."

Allora qual è il valore di una responsabilità come questa? Sia il capo sia i seguaci cadranno in un fosso. Nello stesso modo i capi di tutte le nazioni del mondo dicono: "Seguitemi. Io sono il responsabile. Io porterò la pace." Ma appena c'è una guerra migliaia e migliaia di persone verranno uccise. Dov'è la responsabilità dei capi? Non possono portare la pace, possono erigere un monumento: "Questo soldato è morto. Questo soldato è morto." Non possono però salvare le persone dalla morte.

Discepolo: Ma queste persone dicono che anche noi devoti dobbiamo morire. Tutti devono morire.

Srila Prabhupada: Sì, ma noi moriamo per vivere per sempre. Tyaktva deham punar janma naiti. Questa è l'ultima volta che moriamo.

Discepolo: Allora diranno: "Come lo sai?"

Srila Prabhupada: Diventa uno dei miei studenti e anche tu lo saprai. Per questo c'è un'ingiunzione vedica: tad vijnanartham sa gurum evabhigacchet. Poiché sei uno sciocco, un mascalzone, devi avvicinare un guru. Questo è l'unico modo per conoscere la Verità Assoluta. Altrimenti non c'è alcuna possibilità di conoscere l'eternità della vita. Rimarrai per sempre uno sciocco e soffrirai.

Discepolo: Allora come definisci il termine 'responsabilità' nella coscienza di Krishna?

Srila Prabhupada: Tu hai questa forma umana: realizza Dio. Questa è la responsabilità. Altrimenti sei finito. L'unica tua responsabilità è capire Dio. La cultura vedica ha lo scopo di far comprendere Dio. Nel passato moltissimi re lasciavano tutto e andavano nella foresta per realizzare Dio. Migliaia di anni fa Maharaja Bharata, dal cui nome l'India è stata chiamata Bharatavarsa, era l'imperatore di questo pianeta. A ventiquattro anni lasciò tutto per poter realizzare Dio. Questa è la cultura vedica. Caitanya Mahaprabhu aveva un'ottima posizione da grihastha [capofamiglia]. Aveva una bellissima moglie, una madre affettuosa e molti amici. Apparteneva a una famiglia di brahmana. Era un saggio erudito - tutto di prima classe. Era Dio stesso, eppure lasciò tutto per insegnarci il modo di realizzare Dio. Questa è la cultura vedica. Allora, tu mi hai chiesto: "Qual è la definizione di responsabilità?" Hai capito che cosa è la responsabilità?

Discepolo: Abbiamo questa forma umana; dobbiamo realizzare Dio.

Srila Prabhupada: Sì - sette parole. Noi definiamo tutta la responsabilità con sette parole. Fate in modo che i mascalzoni lo capiscano.