I dialoghi di Srila Prabhupada

 

Non vi è Alcun Piacere
Spirituale nel Fondersi

 

Questa conversazione tra
Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada,
uno dei suoi discepoli e un avvocato è avvenuta nell’agosto del 1976
durante una passeggiata mattutina a Hyderabad in India

 

 

Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada.

 

 

Srila Prabhupada: Oggi quasi tutti sono nell’ignoranza. Na te viduh svartha-gatim hi visnum [Bhagavatam 7.5.31]: non sanno che lo scopo della vita è conoscere Visnu o Krishna. A causa dell’ignoranza accettano questo mondo materiale come se fosse tutto, ma dimenticano i problemi della nascita e della morte. Questi sono i veri problemi. Fanno dei progetti per risolvere molti problemi, ma non hanno alcun progetto per questo tipo di problemi.

Avvocato: Allora per noi è possibile sconfiggere la morte?

Srila Prabhupada: Oh, sì – diventando pienamente coscienti di Krishna.

Avvocato: E in quel caso non ci sarebbero né morte né rinascita?

Srila Prabhupada: Sì. Tu sei eterno e la tua casa originale è nel mondo spirituale, ma per karma sei stato messo in questo mondo materiale. Allora devi lottare come un pesce fuori dall’acqua. Se in un modo o nell’altro il pesce viene tolto dall’acqua e messo sulla terra, la sua vita è solo una lotta, ma se viene rimesso nell’acqua, la sua vita torna alla sua condizione naturale.

Avvocato: Allora la condizione naturale per noi è tornare da Dio?

Srila Prabhupada: Sì.

Avvocato: È un mistero però capire perché dalla vita divina siamo venuti in questo tipo di vita.

Srila Prabhupada: Qual è il mistero? È un mistero che una persona venga portata in un tribunale penale? Qual è il mistero?

Discepolo: È semplicemente il nostro karma.

Avvocato: Ma ci deve essere un punto di partenza.

Srila Prabhupada: Qual è il punto di partenza di un criminale? Egli vuole violare la legge, commette il suo primo crimine e diventa un criminale. Tu sei un gentiluomo, ma puoi anche diventare un criminale se vuoi. Dipende da te. Se violi la legge, diventi un criminale. Se non la violi, rimani nella tua posizione rispettosa della legge. Nello stesso modo, non appena sfidi Dio cercando di diventare indipendente, attivi il tuo karma e vieni immediatamente nel mondo materiale. E quando ti arrenderai nuovamente a Dio, fermerai il tuo karma. Perciò fermare o attivare il tuo karma è nelle tue mani. Sei tu che dai inizio alla tua vita nel mondo materiale e sei sempre tu che puoi fermarla.

Avvocato: Ma se una volta l’anima era quella di un gentiluomo...?

Srila Prabhupada: L’anima è eternamente un gentiluomo.

Avvocato: Ahh, ma è l’anima che nasce come un animale o anche come un gentiluomo?

Srila Prabhupada: Sì. Per natura è un gentiluomo, ma con mezzi artificiali diventa un criminale. 

Avvocato:
Ma supponi di ottenere moksa [la liberazione]. È la stessa cosa che tornare nel mondo spirituale?

Srila Prabhupada: Ci sono due tipi di moksa. Nel primo caso si cerca di rimanere nella radiosità impersonale del Brahman, ma non si può rimanervi eternamente. La radiosità del Brahman è come il cielo. Puoi andare su nel cielo, ma non puoi rimanervi. Se non trovi un rifugio, devi tornare giù. Sei un essere vivente e vuoi godere, ma quale piacere troverai nel cielo? Hai bisogno di compagnia, di amici, d’amore – di tutto, ma niente di ciò si trova nella radiosità del Brahman. Perciò la moksa degli impersonalisti è temporanea in quanto, sebbene pensino che fondendosi nella radiosità del Brahman saranno felici, non potranno trovarvi la felicità. Nel mio posto di lavoro i colleghi si sono mostrati entusiasti d’imparare la filosofia e la pratica della coscienza di Krishna. [Bhagavatam 10.2.32]: sebbene possano raggiungere la radiosità del Brahman impersonale, poiché non vi è ananda [piacere spirituale] cadono di nuovo per cercare piacere nel mondo materiale. Per natura l’essere vivente cerca il piacere (anandamayo ’bhyasat], ma nella radiosità del Brahman non c’è alcuna forma di ananda.

Avvocato: Ma fondersi nel Brahman non è di per se stesso ananda?

Srila Prabhupada: No. È esistenza eterna, ma non ananda. Puoi rimanere eternamente senza piacere? No, perciò devi ritornare giù in questo mondo materiale, perché qui c’è qualcosa di simile ad ananda, sebbene il piacere sia temporaneo. Quindi a meno che tu non vada da Dio e danzi con Lui, dovrai tornare in questo mondo. Gli impersonalisti non possono però accettare che Dio sia una persona e che non debba soffrire per la nascita e la morte come loro. Poiché hanno vissuto una pessima esperienza come persone qui, pensano che l’Assoluto, per essere perfetto, debba essere impersonale. Essi sono mudha, sciocchi, non sono intelligenti.

Avvocato: Ma qual è il livello in cui l’atma [l’anima] si fonde con il paramatma [l’Anima Suprema]?

Srila Prabhupada: Non puoi fonderti. Puoi solo immaginare di fonderti. Puoi entrare nell’atmosfera spirituale, ma senza ananda non puoi rimanerci. Perciò devi tornare in questo mondo materiale. Supponi di essere messo in un luogo dove non puoi svolgere la professione di legale. Per quanto tempo ci rimarrai? Se ti dico: “Per piacere rimani qui felice senza fare l’avvocato,” per quanto tempo potresti restarci? Tu vuoi la tua attività, vuoi provare piacere. Questa è la tua natura. Così, qui nel mondo materiale stiamo tutti cercando il piacere, ma questo piacere è temporaneo. Non può soddisfarci.

Allora, disgustati, vogliamo uscire da questa vita materiale e fonderci nel Brahman, ma anche quella vita è temporanea. Finché non torni a casa, a casa da Dio, non trovi un’esistenza completamente soddisfacente. Perciò Krishna viene e con le Sue attività spirituali mostra come godere la vera ananda. Egli gioca con i giovani mandriani, danza con le gopi, uccide i demoni – compie moltissime attività. Questa è ananda. Hai letto il nostro Libro di Krishna? [Il Libro di Krishna: Riassunto di Srila Prabhupada del Decimo Canto dello Srimad-Bhagavatam]. Qui le attività di Krishna sono descritte dettagliatamente. Cerchiamo di dare alle persone la vera conoscenza che proviene dagli sastra [le Scritture]. Ora tocca a loro trarne vantaggio.