I dialoghi di Srila Prabhupada

 

La Prova Vedica
dell'esistenza dell'anima

 

La seguente conversazione tra
Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
e un medico indiano ebbe luogo nel Centro Hare Krishna
di Londra nel settembre del 1973

 

 

Sua Divina Grazia A. C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada.

 

 

Dottore: Puoi provare scientificamente l’esistenza dell’anima? Voglio dire, è puramente una questione di fede? O...

Srila Prabhupada: No, è un fatto scientifico. La nostra scienza è perfetta, perché riceviamo la conoscenza da una fonte perfetta: Krishna. La cosiddetta scienza moderna invece è imperfetta, perché la conoscenza degli scienziati proviene da fonti imperfette. Comunque per quanto tu possa essere un grande scienziato, devi ammettere che i tuoi sensi sono imperfetti.

Dottore: Sì.

Srila Prabhupada: Perciò sensi imperfetti possono dare solo conoscenza imperfetta. Quella che chiami conoscenza scientifica è falsa perché le persone che hanno elaborato quella conoscenza sono imperfette. Come puoi aspettarti una conoscenza perfetta da una persona imperfetta?

Dottore: È una questione di livello.

Srila Prabhupada: La mia opinione è che se sei incapace di dare una conoscenza perfetta, a che serve ricevere la conoscenza da te?

Dottore: Sì, accetto questo punto di vista, ma come puoi provare l’esistenza dell’anima?

Srila Prabhupada: Prendi le informazioni da una fonte perfetta, Krishna, o da un Suo rappresentante, che ripete le parole di Krishna. Questo è il nostro metodo per provarlo, evam parampara-praptam: “La conoscenza trascendentale deve essere ricevuta da una successione di maestri.” Non accettiamo la conoscenza da un mascalzone; accettiamo la conoscenza da Krishna, il Supremo. Io posso essere un mascalzone, ma poiché ricevo la conoscenza da una fonte perfetta e la ripeto, qualsiasi cosa dica, è perfetta. Un bambino può essere ignorante – non sa assolutamente nulla – ma poiché ha imparato che un certo oggetto viene chiamato “tavolo”, quando dice: “Papà, questo è un tavolo,” le sue parole sono perfette. Nello stesso modo, se ascolti una persona perfetta e credi a quello che dice, la tua conoscenza è perfetta. Krishna dice tatha dehantara-praptih: “Dopo la morte, l’anima spirituale entra in un altro corpo materiale.” Noi lo accettiamo. Non chiediamo prove a un cosiddetto scienziato, che è imperfetto.

Dottore: Quindi prima di tutto viene il problema della fede.

Srila Prabhupada:
Non è fede, è un fatto.

Dottore: Sì, ma come provi che è un fatto?

Srila Prabhupada: Il fatto che lo dica Krishna ne è la prova.

Dottore: [con molto sarcasmo] “È stato detto da Krishna,” ma…

Srila Prabhupada: Questa è la nostra prova che viene dai Veda. Tutte le volte che diciamo qualcosa, per sostenerla citiamo immediatamente la letteratura vedica. Questo è il nostro metodo di prova, che è proprio come quello del tribunale. Quando un avvocato sostiene una tesi in un tribunale, deve sempre citare sentenze precedenti. Allora le sue argomentazioni saranno accettate dal giudice come prove legali. Nello stesso modo, appena diciamo qualcosa, la sosteniamo immediatamente con citazioni tratte dai Veda. Questo è il metodo di prova per gli argomenti spirituali. Altrimenti a che cosa servono le Scritture? Se sono semplicemente prodotti della speculazione mentale, a che cosa servono questi libri? Naturalmente la letteratura vedica presenta anche la Verità Assoluta seguendo la logica e vari ragionamenti. Per esempio nella Bhagavad-gita (2.13) Krishna dice:

 

dehino ’smin yatha dehe
kaumaram yauvanam jara
tatha dehantara-praptir
dhiras tatra na muhyati

 

“Come l’anima incarnata passa, in questo corpo, dall’infanzia alla giovinezza e poi alla vecchiaia, così l’anima passa in un altro corpo all’istante della morte. La persona saggia non è turbata da questo cambiamento.”

Dov’è l’illogicità di questo? È scientifico. Per una persona intelligente, questa è una prova scientifica. E se la persona invece è ancora ottusa, che cosa possiamo farci?

Dottore: L’anima però è invisibile. Come puoi essere sicuro che esista?

 

Sri Caitanya Mahaprabhu compie il sankirtana, il canto congregazionale dei santi nomi di Krishna.
Sri Caitanya Mahaprabhu compie il sankirtana, il canto congregazionale dei santi nomi di Krishna.

 

 

Srila Prabhupada: Il fatto che qualcosa sia invisibile non significa che non sappiamo che esiste. Anche il corpo sottile costituito da mente, intelligenza ed ego ti è invisibile, ma sai che il corpo sottile c’è. Abbiamo due tipi di corpo: un corpo grossolano composto di terra, acqua, fuoco, aria ed etere e un corpo sottile composto di mente, intelligenza ed ego. Puoi vedere il corpo composto di terra, acqua e così via, ma puoi vedere il corpo sottile? Puoi vedere la mente? Puoi vedere l’intelligenza? Eppure tutti sanno che hai una mente e che anch’io ho una mente.

Dottore:
Queste sono cose astratte.

Srila Prabhupada: No, non sono astratte. Sono materia sottile, è così. Semplicemente non hai occhi per vederle.

Dottore: Al momento abbiamo tre metodi per studiare l’intelligenza.

Srila Prabhupada: In ogni modo, accetti che il corpo sottile esista anche se non puoi vederlo. Questo è il mio punto. Nello stesso modo l’anima esiste anche se non puoi vederla. L’anima è coperta dal corpo sottile e da quello grossolano. Quello che viene chiamato morte è l’annullamento del corpo grossolano. Il corpo sottile rimane e porta l’anima là dove può far crescere un altro corpo materiale adatto a soddisfare i desideri della sua mente.

Ospite inglese: Intendi dire che il corpo sottile e l’anima sono la stessa cosa?

Srila Prabhupada: No, l’anima è differente dal corpo sottile. L’anima è più sottile dell’intelligenza. Tutte queste cose sono spiegate nella Bhagavad-gita (3.42):

 

indryani parany ahur
indriyebhyah param manah
manasas tu para buddhir
yo buddheh paratas tu sah

 

Prima di tutto, con una comprensione grossolana, siamo consapevoli solo dei sensi del corpo. Coloro che sono simili agli animali pensano che i sensi siano tutto e non capiscono che i sensi sono controllati dalla mente. Se la mente di una persona è distorta, i suoi sensi non funzionano; è un pazzo. Perciò chi controlla i sensi è la mente; al di sopra della mente c’è l’intelligenza e al di sopra dell’intelligenza c’è l’anima. Non possiamo vedere la mente e neppure l’intelligenza, quindi come possiamo vedere l’anima? L’anima però esiste ed ha una sua grandezza. E se una persona non ha comprensione dell’anima spirituale non è migliore di un animale, perché s’identifica con il proprio corpo grossolano e con quello sottile.