La mancanza di ragionamento umano

 

La seguente conversazione tra Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada ed alcuni suoi discepoli
ebbe luogo nel maggio del 1975 durante una passeggiata mattutina a Melbourne

 

 

Discepolo: Srila Prabhupada, in uno dei tuoi libri ho letto che un modo con cui si può conoscere Dio è il metodo detto anumana. Di che cosa si tratta?

Srila Prabhupada: È la logica. Per esempio, appena vediamo una macchina, sappiamo che ci deve essere qualcuno che la fa funzionare. Questa è logica. Non puoi aspettarti che una macchina funzioni senza che qualcuno la faccia funzionare. Così questa natura materiale è una macchina e chi la fa funzionare è Dio. Anche se non puoi vedere Dio, secondo la logica sai che esiste. Questo è ragionare da esseri umani. Gli scienziati atei però non accetteranno mai questa semplice argomentazione. Perfino una macchina da scrivere comune non può funzionare automaticamente, è necessario che un operatore prema i tasti.

Quindi come può questa grande macchina della natura materiale funzionare senza un operatore? Che cos’è questa sciocchezza! Gli scienziati dicono: “Dio non esiste. Ogni cosa funziona grazie alla forza della natura.” Ma che cosa è questa natura? La natura è solo una macchina e anche i nostri corpi sono macchine. Colui che fa funzionare la macchina del corpo è l’anima e la guida è l’Anima Suprema, Sri Krishna, che si trova nel cuore.
Appena l’anima lascia il corpo, la macchina del corpo cessa di funzionare e la stessa cosa accade per la macchina della natura materiale. Non funziona senza un operatore. I cosiddetti scienziati non hanno però il buon senso di comprendere questa logica. Perciò sono dei mascalzoni.

Discepolo: Chi è il mascalzone peggiore, lo scienziato materialista o l’ateo comune?

Srila Prabhupada: Chiunque non accetta Dio è un mascalzone. Nella Bhagavad-gita [7.15] Krishna fa questa affermazione: na mam duskritino mudhah prapadyante naradhamah. Chi non riconosce Dio? I mascalzoni peccatori, i più caduti fra gli uomini. Ora qualcuno potrebbe dire: “No, gli scienziati sono molto colti.” La loro cultura però è falsa. Vera cultura significa comprendere Dio. Vedais ca sarvair aham eva vedyah.

La cultura di una persona che non comprende Dio è inutile. Non ha significato. Quando qualcuno proclama di essere colto, dovremmo semplicemente chiedere: “La sua cultura lo salverà dalla morte?” Se no, allora qual è il valore della sua cultura? I nostri problemi reali sono nascita, vecchiaia, malattia e morte. Una cultura materialista può risolvere questi problemi? Gli scienziati possono impedire che qualcuno invecchi? Nessuno vuole invecchiare; tutti vogliono rimanere giovani, ma non c’è alcuno scienziato che possa fermare la vecchiaia. Allora qual è il valore della cultura degli scienziati?

Noi possediamo una cultura e quindi possiamo risolvere i nostri problemi. Gli scienziati risolvono solo problemi temporanei, non sanno risolvere i problemi fondamentali. Pertanto la loro cultura è inutile. Srama eva hi kevalam: è solo una grande fatica per nulla. Così è.

Discepolo: Sembra che i leader abbiano adottato una politica di soluzioni temporanee. Mantengono la gente nell’ignoranza e li ingannano facendo credere che ci sia stato un progresso, che in realtà non c’è stato. In questo modo i leader mantengono la loro posizione.

Srila Prabhupada: Sì, il cieco guida i ciechi: andha yathandhair upaniyamanah. I leader dicono alle persone che con i miglioramenti materiali saranno felici, ma non è possibile. Tuttavia le persone sono così sciocche che non pensano: “Dov’è la soluzione ai miei problemi? Mi avete dato la possibilità di vivere in un grattacielo, ma è questa la soluzione ai problemi della nascita, della vecchiaia, della malattia e della morte?” Nessuno ha abbastanza cervello per porre questa domanda. Ognuno cerca di evitare la malattia, la vecchiaia e la morte. Perché vanno da un medico non appena hanno qualche malattia?

Discepolo: Vogliono stare bene.

Srila Prabhupada: Sì, e in definitiva non vogliono morire. Ma anche se avete il migliore dei medici, alla fine, in ogni caso, la morte arriverà. Allora dov’è la soluzione al problema della morte? Le persone accettano la scienza come soluzione a tutti i loro problemi. Perciò lo Srimad- Bhagavatam [2.3.19] dice: sva-vidvarahostra-kharaih samstutah purusah pasuh. “Coloro che sono simili ai cani, ai maiali, ai cammelli e agli asini glorificano leader che sono anch’essi simili agli animali”

Sia i leader che i loro seguaci sono animali; nessuno di loro è un essere umano. Il grande animale li inganna: “Ho fatto così tanto per voi e prometto di fare di più. Datemi il vostro voto.” E il piccolo animale pensa: “Sì, ha fatto così tanto per me. Voterò per lui.” È questo che accade. Andha yathandhaih: un cieco guida altri ciechi. A che serve? Se sono cieco e dico: “Seguitemi, vi condurrò a Melbourne,” non appena saremo in cammino, io sarò ucciso e anche voi sarete uccisi. È così.

Discepolo: Srila Prabhupada, qualche volta diciamo alla gente che questa vita è piena di sofferenze e le persone ci chiedono: “Che cosa intendi dire? Ci sono momenti belli e momenti brutti, ma fondamentalmente io sono una persona felice.”

Srila Prabhupada: È per questo che sono degli sciocchi. Non sanno distinguere la sofferenza dalla felicità. Vengono presi a calci dalla natura materiale, che agisce per conto di Krishna. Poiché in vari modi desiderano diventare controllori o goditori, sono stati offerti loro vari corpi e la sofferenza di ripetute nascite e morti, ma siccome non hanno buon senso, pensano che questa vita materiale sia piacevole. Ora, voi australiani potete avere molte gradevoli facilitazioni, ma non potete goderne eternamente.

Per la forza della natura dovrete cambiare la vostra posizione. Oggi potete vivere in un bell’appartamento e domani potete diventare un topo in quell’appartamento. Non è in vostro potere cambiare le forti leggi della natura. Dovete cambiare la vostra posizione. In realtà, ognuno è controllato in ogni momento dalla natura. Quindi una persona intelligente chiede come poter uscire da questa natura materiale, come smettere di soffrire a causa della ripetizione di nascita,vecchiaia, malattia e morte. Krishna nella Bhagavad-gita [7.14] spiega come porre fine a questa sofferenza: mam eva ye prapadyante mayam etam taranti te. “Appena il mascalzone si arrende a Me, esce dal controllo della Mia natura materiale.”