I dialoghi di Srila Prabhupada

 

Il carro della mente

 

Questo dialogo tra
Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada
e Bhaktisvarupa Damodara Swami,
allora studente universitario di nome Svarupa Damodara Dasa,
si è svolto a Los Angeles nel gennaio del 1974

 

 

Sua Divina Grazia A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada.
Sua Divina Grazia
A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada.

 

 

Svarupa Damodara Dasa: Gli scienziati, i filosofi e gli psicologi di oggi affermano che l’unica autorità che accettano è la loro mente.

Srila Prabhupada: In sanscrito queste persone sono chiamate mano-dharmi — speculatori mentali.

Svarupa Damodara Dasa: Ma non dobbiamo sperimentare differenti prospettive mentali se vogliamo comprendere questo mondo?

Srila Prabhupada: In realtà, gli speculatori mentali sono stati condannati — manorathenasati dhavato bahih [Srimad-Bhagavatam 5.18.12] — perché si lasciano semplicemente portare via dal carro della mente. La mente è instabile, cambia continuamente. Sankalpavikalpa: il compito della mente è accettare qualcosa e poi rifiutarla. Tutti questi speculatori mentali fanno proprio così. Qualcuno propone qualche teoria e dopo qualche anno egli stesso o qualcun altro la confuterà. Pertanto con la speculazione mentale rimarrai sulla piattaforma materiale, dove tutto cambia. Non puoi trovare nessuna idea duratura.

Svarupa Damodara Dasa: Ma gli scienziati tengono molto alle loro ricerche. Sono convinti di aver fatto qualcosa di veramente buono per il mondo.

Srila Prabhupada: Essi pensano: “Questo non va bene; questo va bene.” Non sanno però che in questo mondo materiale dire: “Questo non va bene” e “Questo va bene” è solo speculazione mentale, è tutto un errore. Non sanno che in questo mondo materiale, “cattivo” e “buono” sono la stessa cosa — perché ambedue sono semplicemente materiali.

Svarupa Damodara Dasa: Come puoi dire che “cattivo” e “buono” sono la stessa cosa?

Srila Prabhupada: Per esempio, mentre camminiamo lungo questa strada qualche volta diciamo: “Questa strada va molto bene” e qualche altra volta: “Questa strada non va affatto bene”. La strada però è sempre la stessa. Allora come può essere che “vada bene” e “non vada bene” contemporaneamente? Questa è soltanto una speculazione. Oggi possiamo dire: “Questa strada è asciutta; è piena di polvere. Non va bene.” Domani possiamo dire: “Questa strada è asciutta; non è per niente fangosa. Va bene.” È una semplice speculazione mentale.

Svarupa Damodara Dasa: Mi resta ancora un po’ difficile capire quello che dici.

Srila Prabhupada: Ecco un altro esempio. In India gli abitanti dei villaggi fanno i loro bisogni all’aperto nei campi. Alla fine della giornata il sole ha seccato la parte esterna delle feci. Allora se qualche sciocco vede la parte secca degli escrementi può dire: “Oh, questa parte va molto bene.” Egli dimentica che, dopo tutto, si tratta di escrementi — allora qual è la differenza se sono secchi o morbidi? Allo stesso modo, gli scienziati stanno facendo grandi progressi, ma la morte è ancora lì. Allora dobbiamo chiedere: “Qual è la differenza se si fanno progressi o no? Colui che non ha fatto progressi nella scienza morirà, ma anche voi persone cosiddette avanzate dovrete morire. Allora qual è l’utilità?” Né gli scienziati né le persone comuni possono proteggersi dalla morte. Allora qual è il significato di “buono” — “Questo è buono”, “Questo è progresso” — o “Questo non è progresso”?

Svarupa Damodara Dasa: Ma io penso che la distinzione tra “bene” e “male” dipenda dalla coscienza dell’individuo.

Srila Prabhupada: Relatività — la legge della relatività: “Quello che è cibo per un uomo può essere veleno per un altro.” Allora come si può distinguere se questo è “cibo” o “veleno”? Una persona può dire: “No, questo è cibo!” Un’altra dirà: “È veleno!” Allora come riuscirai a distinguere? Vedi? Questo “buono” e questo “cattivo” sono semplici speculazioni mentali. Poiché siamo sulla piattaforma materiale, non c’è niente di buono. Tutto quello che gli scienziati e i filosofi possono fare è ingannare. Essi dicono: “Siamo facendo dei progressi.” In che modo state facendo dei progressi? Il problema della nascita e della morte è ancora lì — allora qual è il significato del vostro progresso?

Svarupa Damodara Dasa: Allora dobbiamo scendere dal carro della mente?

Srila Prabhupada: Sì. Se rimarrai sul carro della mente, qualsiasi cosa accetterai dovrai rinnegarla. E questo è proprio quello che stanno facendo. I cosiddetti scienziati e filosofi avanzano qualche teoria e poi, dopo poco tempo, la respingono. Pertanto se rimarrai sulla piattaforma mentale, continuerai in questo sistema di accettare e rifiutare. Non arriverai mai ad una conclusione duratura. Ci si deve elevare alla piattaforma spirituale. Questa è nityah sasvato ’yah — eterna, duratura.

Svarupa Damodara Dasa: Dici che tutto in questo mondo è inutile?

Srila Prabhupada: Cerca di capire. Può avere un valore e un significato. Per esempio, puoi aggiungere migliaia di 0, uno dopo l’altro, ma il valore sarà ancora zero. Non diventerà mai 1. Se però prima dello 0 metti 1, si ha subito 10. Aggiungi un altro 0 e immediatamente avrai 100. Lo hai aumentato dieci volte. Ma ci deve essere questo 1 — questo è ekambrama, l’unico Spirito Supremo. Allora lo 0 vede aumentare il suo valore. Similmente, questo mondo materiale è zero. Negativo. Se però c’è la coscienza di Krishna, allora ha un valore.

Svarupa Damodara Dasa: Il carro della mente allora non ha alcun valore?

Srila Prabhupada: No. Non ha alcun valore.

Svarupa Damodara Dasa: Ma tutta la filosofia occidentale ...

Srila Prabhupada:Mano-rathenasati dhavato bahih: con la speculazione mentale rimarrai nella temporaneità. Asat significa “quello che non esiste”. Prendi qualsiasi cosa nel mondo materiale — tra qualche giorno non esisterà più. Tutti lo sanno. Si costruisce un grattacielo, ma tutti sanno che non esisterà per sempre; dopo un po’ di tempo crollerà. Tutti lo sanno. Non durerà. Perciò Prahlada Maharaja dice: maya-sukhaya bharam udvahato vimudhan: le persone compiono sforzi enormi, lavorando giorno e notte, per ottenere una felicità illusoria. Per qualcosa che sarà annullato. È cominciata come zero e finirà come zero. Nel periodo intermedio le persone si danno da fare. Vedete. Perciò sono vimudhan — sciocchi e mascalzoni.